Obesità e dipendenza da cibo. C’è un rapporto tra questi due fenomeni? Anche se l’obesità, tecnicamente un Indice di Massa Corporea superiore a 30, ha varie cause, sicuramente è in qualche modo legata ad una dipendenza dal cibo.
In questa pagina spiego questo rapporto.
In particolare gli argomenti affrontati sono i seguenti:
- Cosa è la Dipendenza.
- La Dipendenza aumenta l’introito di calorie.
- Rapporto tra ormoni e dipendenza.
- Cosa è la dipendenza da cibo.
- Un legame con ansia ed umore.
Cosa è la Dipendenza.
Quando si parla di dipendenza, generalmente si pensa a quella da sostanze come l’eroina o la cocaina. In realtà è ormai ampiamente dimostrato come si possa parlare anche di una vera e propria dipendenza da cibo (food addiction). Non è poi strano che questa dipendenza finisca con l’essere un fattore che contribuisce allo sviluppo dell’Obesità, soprattutto nelle donne, ma non solo.
Questo proviene da recenti studi di alcuni ricercatori canadesi, che hanno condotto uno studio sulle differenze bioumorali e metaboliche in soggetti obesi o in sovrappeso, affetti e non affetti da “food addiction”.
I ricercatori hanno individuato potenziali biomarkers (biomarcatori) che permettono di differenziare l’obesità associata a “food addiction” da quella priva di “food addiction”.
Nei due gruppi di pazienti omogenei per età, per IMC ed attività fisica sono stati valutati vari importanti parametri quali ormoni e neuropeptidi che regolano il comportamento alimentare, la sensazione di fame/sazietà ed il metabolismo.
La Dipendenza aumenta l’introito di calorie.
I ricercatori hanno coì potuto verificare che l’introito complessivo di calorie e l’apporto percentuale di queste da grassi e carboidrati è stato superiore nel gruppo con dipendenza. I soggetti con dipendenza erano maggiormente portati a consumare cibi con un elevato contenuto in grassi saturi, zuccheri e sale, caratterizzati da notevole palatabilità, come dolci, biscotti e patatine.
Per quanto riguarda il profilo endocrino e biochimico, i soggetti con “food addiction” presentava bassi livelli di TSH (ormone stimolante la tiroide), di TNF-alfa (una citochina con numerose funzioni tra cui quella di indurre anoressia), e di amilina (un ormone co-secreto con l’insulina, con attività di regolazione dell’assorbimento dei carboidrati, che determina la sensazione di sazietà), ma alti livelli di prolattina (PRL), rispetto al gruppo senza “food addiction”.
Queste anomalie potrebbero costituire il profilo metabolico e ormonale dell’obesità con “food addiction”.
Rapporto tra ormoni e dipendenza.
Va anche sottolineato come precedenti studi abbiano mostrato una correlazione tra bassi livelli di TSH, bassi livelli di TNF-alfa, alti livelli di PRL e diversi tipi di dipendenza (da alcool, cocaina, oppioidi). Sembrerebbe quindi che anche la “dipendenza dal cibo” possieda questa caratteristica.
Si tratta di studi interessanti non solo dal punto di vista medico ma anche psicologico dato che evidenziano la complessa relazione con il cibo nei soggetti con problemi di sovrappeso e obesità.
Non va comunque dimenticato come la “dipendenza da cibo” non sia ancora una condizione clinica riconosciuta tra i disturbi mentali (DSM-5). D’altra parte il cibo è essenziale alla vita ed è difficile considerarlo sostanza d’abuso (anche se alcuni studi lo possono comunque far pensare), per lo meno nel senso tradizionale del termine.
Con questo termine di solito si intendono sostanze non è necessarie alla sopravvivenza e che, se assunte, determinano in tutti i soggetti un’alterazione dei circuiti neuronali legati al piacere (sistema dopaminergico-mesolimbico), cui consegue la ricerca compulsiva della sostanza stessa (craving) e lo sviluppo della sindrome da astinenza in caso di mancata assunzione.
Cosa è la dipendenza da cibo.
Sarebbe forse opportuno definire la “dipendenza da cibo” come una modalità disadattiva e incontrollata di assunzione di cibo, dato che il cibo non viene assunto per nutrirsi, ma per compensare stati emozionali negativi (fame nervosa). Si attiva così la ricerca compulsiva di determinati cibi dotati di alto potere gratificante, ma purtroppo con scarso valore nutrizionale, il ben noto junk-food.
Un legame con ansia ed umore.
Sempre secondo i ricercatori, e personalmente concordo con questo, studi futuri potrebbero valutare i disturbi d’ansia e dell’umore nei soggetti obesi, in quanto molte alterazioni emozionali possono determinare un comportamento alimentare disadattivo e alcune modificazioni bioumorali come quelle riscontrate nei soggetti dipendenti da cibo.
Potresti approfondire con: Alimenti come droghe e droghe come alimenti. Inquietanti similitudini. Prima parte: La dipendenza da zucchero è più forte di quella da cocaina.
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Bibliografia:
Pedram P et al –Hormonal and Dietary Characteristics in Obese Human Subjects with and without Food Addiction. Nutrients 2015, 7, 223-238 n
Pedram P et al –Food Addiction: Its Prevalence and Significant Association with Obesity in the General Population PLoS ONE 2013, 8(9): e74832n