Vitamina E (tocoferolo) liposolubile, è un antiossidante che protegge le membrane cellulari dalle specie reattive dell’ossigeno. In questa pagina si affrontano i seguenti argomenti:
- Cosa è.
- Dove si trova.
- Fabbisogno.
- Interferenze farmacologiche.
- A cosa serve.
- Alcuni articoli scientifici.
Cosa è.
La vit.E fu scoperta nel 1922, isolata nel 1935 e sintetizzata per la prima volta nel 1938. È stato dato il nome “tocoferolo”, dalle parole greche “nascita” e “portare” o “trasportare”, perché l’attività vitaminica è stata definita essenziale per la vitalità degli ovuli fecondati nei ratti,
La vitamina E è, in realtà, un insieme di otto composti liposolubili. Si tratta di quattro tocoferoli e quattro tocotrienoli. Il composto più attivo dal punto di vista biologico è l’alfa tocoferolo (α-tocoferolo). Per questo spesso viene usato impropriamente il termine “tocoferolo” (o tocoferoli) come sinonimo di vit.E. La vit.E agisce come disattivante dei radicali liberi, cedendogli un atomo di idrogeno. Essendo liposolubile, la vit.E è incorporata nelle membrane cellulari, che vengono così protette dal danno ossidativo. Dato che è la più diffusa e comune tra le vitamine e dotata di proprietà antiossidanti, combatte i radicali liberi e favorisce il rinnovamento cellulare. Queste sue caratteristiche la fanno un importante strumento di prevenzione al cancro. Oltre a questo protegge l’organismo dai danni dell’inquinamento e del fumo di sigaretta. Oltre a questo rientra nell’assimilazione delle proteine.
La vit.E è abbondante soprattutto negli alimenti di origine vegetale ed in particolare nei semi oleosi, come noci, mandorle e nocciole, ma anche pistacchi, arachidi, pinoli, semi di girasole e semi di lino) e negli oli vegetali che da essi derivano come olio di girasole, di mais, di arachidi, di lino, olio di soia, di vinacciolo etc.), oltre che nelle olive e nell’olio extravergine di oliva.
Il germe di grano è particolarmente ricco di alfa-tocoferolo è, ma i vari composti che fanno capo la vit.E si trovano anche nei cereali integrali e nei legumi, soprattutto in fagioli e ceci, nelle verdure a foglia verde (come spinaci, broccoli, cime di rapa), e in pomodori, asparagi, carote, sedano, e soprattutto nell’avocado. Nelle spezie si trova nel peperoncino, nel pepe e nella paprika. Nelle erbe aromatiche è presente in prezzemolo, basilico, salvia, timo, origano e cumino. Nella frutta si trova soprattutto nei frutti di bosco e nelle albicocche essiccate. Negli alimenti di origine animale si trova nel latte e nei latticini (soprattutto yogurt, ricotta, mozzarella di bufala, provolone e grana), nelle uova (tuorlo), nel pesce (come il merluzzo), nel fegato e nel pollame.
La vit.E è molto sensibile al calore dovuto alla cottura, soprattutto quelle ad alta temperatura come frittura e forno, che riduce il contenuto vitaminico. anche a il congelamento la rende inattiva. Anche i prodotti raffinati sono poveri di vit.E. Per questo è consigliabile scegliere alimenti freschi e, preferibilmente, di stagione e provenienti da coltivazione biologica
Fabbisogno.
La “European Food Safety Authority” ha fissato i livelli di assunzione di riferimento per uomini e donne con età > 10 anni, rispettivamente a 11 e 13 mg / die. Per donne gravide il fabbisogno è di 11 mg / die, così come per l’allattamento. Per i bambini di età compresa tra 1 e 9 anni, con un aumento i base all’età, le dosi sono tra 6 e 9 mg / die.
Il livello di assunzione superiore tollerabile è stato fissato un a 300 mg / die. Questo valore è stato ottenuto considerando come segno critico l’effetto sulla coagulazione del sangue. Dato che non sono stati osservati effetti avversi fino a 540 mg / die. Considerando un fattore di incertezza pari a 2, la stima è di 270 mg / die, arrotondato a 300.
Interferenze farmacologiche.
Le quantità di alfa-tocoferolo o degli altri tocoferoli e tocotrienoli non sembrano causare interazioni con i farmaci. Il consumo di alfa-tocoferolo come integratore in dosi superiori a 300 mg / die può portare a interazioni con aspirina, warfarin, tamoxifene e ciclosporina A alterandone la funzione.
Con aspirina e warfarin, elevate quantità di vitamina E possono potenziare l’azione della coagulazione del sangue. Uno studio ha mostrato che 400 mg / die di vit.E possono ridurre la concentrazione ematica del farmaco antitumorale tamoxifene.
Vari studi clinici mostrano che gli eccessi possono ridurre la concentrazione ematica del farmaco immunosoppressore ciclosporina A.
A cosa serve.
La vit.E è un antiossidante indispensabile per il benessere di tutto l’organismo.
Ha una forte azione antiossidante sulle membrane cellulari, aiutando a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Per questo aiuta a prevenire alcuni tipi di tumore e a ridurre l’incidenza di malattie neurodegenerative come il Morbo di Alzheimer. Contribuisce poi a rinforzare il sistema immunitario e a ridurre lo stato infiammatorio. Protegge il sistema cardiovascolare dato che previene l’ossidazione del colesterolo cattivo (LDL), che si deposita quindi con maggiore difficoltà nelle arterie, ed è anche in grado di ridurre i processi di aggregazione delle piastrine, aiutando in questo modo a ridurre il rischio di sviluppare placche aterosclerotiche, problemi cardiaci e circolatori nonché ictus e infarto. Oltre a questo migliora e preserva la funzione ovarica, aumentando quindi la fertilità femminile e rivelandosi una grande alleata della salute della donna. È un prezioso anticoagulante, favorendo la dilatazione dei vasi sanguigni.
La sua azione antiossidante è preziosa anche per la difesa dell’organismo da agenti ambientali nocivi come l’inquinamento, i pesticidi e altre tossine e può aiutare ad aumentare l’elasticità del derma nonché a prevenire rughe e smagliature.
Alcuni articoli scientifici.
Cancro.
Questo studio ci dice che a livello nutrizionale, tutte le forme di vit.E siano preventive del cancro. Questo concetto è coerente con molte osservazioni secondo cui l’assunzione con la dieta o i livelli plasmatici di α-T e altri tocoferoli erano inversamente associati al rischio di cancro, specialmente tra i fumatori, che sono sottoposti a un forte stress ossidativo
Un altro studio ci dice che studi recenti con questa vitamina mostrano che è un potente induttore di apoptosi in un’ampia varietà di tipi di cellule di cancro epiteliale, tra cui mammella, prostata, polmone, colon, ovaio, cervicale ed endometrio nella coltura cellulare.
Un altro articolo ci dice che le attuali osservazioni in letteratura suggeriscono che la vit.E potrebbe essere un candidato adatto per il trattamento adiuvante del cancro.
Gli studi che si occupano di questo sono migliaia.
Colesterolo.
Uno studio ci dice che la vit.E ha causato una pronunciata inibizione della biosintesi del colesterolo ex novo.
Sistema immunitario ed infiammazione
Uno studio ci dice che, sebbene la carenza sia rara, è stato dimostrato che l’integrazione di vit.E al di sopra delle attuali raccomandazioni dietetiche migliora la funzione del sistema immunitario e riduce il rischio di infezione, in particolare negli individui più anziani.
Un altro studio conclude dicendo che, nell’insieme, i risultati suggeriscono che la vit.E è un nutriente importante per il mantenimento del sistema immunitario, soprattutto negli anziani.
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