La storia di Marco : “Faccio la dieta dell’Astronauta” è la prima della serie di: Da Lunedì mi metto a dieta
Storie vere tratte dalla mia esperienza ambulatoriale dove si capisce come l’alimentazione ed i rapporti con il cibo siano strettamente collegati alle nostre emozioni, ai nostri sentimenti ed ai nostri stati d’animo.
Mangiare, quindi, non è solo introdurre Carboidrati, Proteine e Grassi, ma è un qualcosa che dipende da, .. e che allo stesso tempo condiziona, .. tutti gli aspetti emotivi ed affettivi di una persona. Spero che queste storie aiutino a capirlo.
Devo fare una precisazione. Forse alcune delle storie che racconto in questi testi e nei video intitolati “Da lunedì mi metto a dieta”, vi potranno far sorridere come hanno, a volte, fatto sorridere me nel ripensarci. Non dobbiamo mai dimenticare, però, che dietro anche a delle storie apparentemente divertenti, si nasconde sempre un piccolo o grande dramma umano che merita comunque rispetto. Il nome di Marco è, ovviamente, di fantasia.
Storia di Marco:
Faccio la dieta dell’Astronauta
Quando Marco entra nella mia stanza in uno dei miei ambulatori in Toscana, ha un’aria semplice ed un pò dimessa, sembra quasi intimidito. Ha circa 40 anni e, anche se non ricordo le sue misure, ricordo che aveva un Indice di Massa Corporea di 31, che equivale ad una Obesità di primo tipo.
Lo faccio accomodare e gli chiedo cosa lo ha portato a rivolgersi a me. Marco mi dice, in breve, che ha avuto problemi di sovrappeso fin da ragazzo ma che, nell’ultimo periodo, la situazione si è aggravata e che vorrebbe risolvere il problema una volta per tutte.
Sto per fargli alcune domande ma Marco mi precede e mi dice in maniera decisa.
“ Sa, dottore, da 2 mesi faccio la dieta dell’Astronauta ”
Capisco dai suoi occhi e dalla sua espressione che vuole un mio parere su questa dieta dell’Astronauta. Probabilmente è venuto apposta.
Il problema è che io questa dieta non l’ho mai sentita nominare e non ho idea di cosa sia. Mi secca però ammetterlo e fare una brutta figura e così cerco di prendere tempo. Detto per inciso la sera sono andato subito a cercare la dieta dell’astronauta. … Credevo fosse un’invenzione di Marco ed invece esiste davvero. Se ne parla in fondo al testo.
Guardo Marco negli occhi e gli chiedo:
“Mah… mi scusi … se fa la dieta dell’Astronauta perché si è rivolto a me?”
E Marco, visibilmente imbarazzato, mi risponde :
“Vede… è che da quando l’ho iniziata sono ancora ingrassato e non capisco perché”.
Si, è chiaro, Marco vuole il mio parere sulla dieta dell’Astronauta, ma io non so cosa dirgli. Per fortuna ho, all’improvviso, un’idea geniale e gli chiedo:
“ Ma lei, ..mi scusi,.. di lavoro fa l’Astronauta?”
“No, faccio il magazziniere in una ditta di ricambi auto” mi risponde Marco.
“Ecco, è per questo che con lei non ha funzionato”, gli rispondo ormai sicuro di me e aggiungo:
“E’ meglio se proviamo con la dieta Zona”
Prese le misure di rito e fatta un’indagine per capire quali cibi non gli piacciono e quale sia il suo livello di attività fisica, il giorno dopo gli invio la sua Dieta Zona personalizzata.
Dopo un mese ci incontriamo di nuovo per un controllo. Gli chiedo come è andata e se ha compilato il modulo con i pesi settimanali. Lui non dice nulla e mi porge il foglio.
“Ma è ingrassato di due chili in un mese !!” Mi scappa detto in modo un poco irritato.
“Si lo so” mi risponde rassegnato.
La prima domanda che gli faccio è se ha seguito la dieta fedelmente o se ha fatto parecchi sgarri. Marco mi risponde, quasi risentito, che lui ha seguito la dieta alla lettera. Lui, quando fa una cosa, la fa bene.
Per un Nutrizionista questo è il momento peggiore. Ti si affacciano un sacco di dubbi alla mente ma li devi respingere indietro. Altre obiezioni, di fronte a risposte così nette, finirebbero col sembrare offensive.
Gli dico che, stando così le cose, sarò costretto a ridurgli il numero dei blocchi e lo invito, come avevo fatto la volta prima, ad assumere carboidrati prevalentemente da frutta e verdura, aumentando un poco l’attività fisica. Non ho altri strumenti.
Lui mi ascolta senza interesse, lo vedo perso dietro ai suoi pensieri. Poi, come quando si affaccia un dubbio improvviso alla mente, mi dice:
“ Sa, dottore, è diverso tempo che con mia moglie le cose non vanno bene e così mi sveglio nel cuore della notte e mi fumo una sigaretta, mica sarà per questo che la dieta non funziona?”
Gli rispondo con aria un poco paternalistica che certo il fumo non fa bene alla salute, ma che non penso proprio sia quella sigaretta ad averlo fatto ingrassare anche di più.
Al che lui mi dice, come parlando di cose superflue e senza importanza:
“ No, è che poi dopo che ho fumato non riesco a riaddormentarmi e così mi viene fame. Ieri notte, ad esempio, dopo la sigaretta, mi sono mangiato un pezzo da tre etti di Parmigiano e siccome il Parmigiano senza pane non mi piace ho mangiato anche un filoncino di pane da quasi mezzo chilo, ma era pane integrale come mi aveva raccomandato lei, dottore”
Lo avevo detto nella premessa. Dietro ai rapporti con il cibo ci sono spesso fatti della vita di ognuno che non c’entrano apparentemente nulla, eppure… Il problema è che il cibo può essere una grande consolazione dai problemi della vita.
Purtroppo,.. in certe condizioni il cibo fa anche ingrassare e da consolazione divento lui stesso fonte di malessere.
Volete sapere come è andata a finire con Marco? Se non vi siete annoiati ve lo racconto in breve.
Ci siamo accordati per aumentare la sua dieta di 1 blocco che avrebbe consumato come spuntino notturno, promettendomi allo stesso tempo che avrebbe aumentato, anche se di poco, la scarsa attività fisica.
È stato di parola ed ha cominciato piano piano a dimagrire. Dopo diversi mesi il suo Indice di Massa Corporea era sceso a 26, non più 31, ancora in sovrappeso ma non troppo. Mi ha detto che a lui andava bene così e che era contento. Non ho insistito per farlo arrivare almeno a 25, il limite tra normo e sovrappeso, temevo di forzare la situazione.
Mi sono raccomandato affinché mantenesse i risultati raggiunti.
Dopo poco più di un anno dall’ultima volta che ci eravamo visti mi ha telefonato. Aveva un’altra voce, era allegro e non spento e triste come quando lo avevo conosciuto.
Mi ha detto che finalmente si era separato ed era andato a vivere per conto proprio. Aveva anche abolito lo spuntino notturno dato che non si svegliava più la notte, ed aveva perso altri 3 chili.
Bravo Marco
La dieta dell’Astronauta
Grazie a Marco ho scoperto l’esistenza di questa dieta ma non so dirvi chi l’ abbia inventata, anche se non ha nulla a che vedere con quello che realmente mangiano gli Astronauti.
Al di là del nome altisonante, la dieta dell’Astronauta non è altro che una dieta “a punti” che praticamente abolisce i carboidrati tipo pane, pasta e patate ma, quello che è peggio, anche la frutta. In pratica una delle tante diete iperproteiche ma anche una dieta che consiglia l’uso di grassi saturi, come il burro. Ho preferito non indagare oltre, mi è mancato il coraggio.
Grazie per la vostra attenzione,vi aspetto per un’altra puntata di: “Da lunedì mi metto a dieta”.
Storia di Marco: Faccio la dieta dell’Astronauta. YOU-TUBE
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