I Polifenoli. Cosa sono a cosa servono
I Polifenoli sono un gruppo eterogeneo di sostanze naturali con una azione positiva sulla salute umana, tanto da essere a volte indicate complessivamente con il termine di Vitamina P.
In natura sono prodotti dal metabolismo secondario delle piante. Si tratta infatti di sostanze di origine vegetale che svolgono ruoli differenti nella vita delle diverse piante. In alcuni casi sono una difesa dagli animali erbivori dato che fanno assumere sapore sgradevole, o difendono la pianta dagli agenti patogeni come le fitoalessine.
In altri casi possono essere un supporto meccanico come le lignine, di barriera contro l’invasione microbica, una attrazione per gli insetti impollinatori e per la dispersione del frutto (Antocianine) od anche inibitori di crescita delle piante in competizione. In base alla loro struttura chimica possono essere schematicamente distinti in tre diversi gruppi:
1) FENOLI SEMPLICI: vi appartengono gli acidi fenolici, le cumarine e gli acidi benzoici. La loro condensazione può dare origine a polimeri come la lignina; sono ampiamente distribuiti in alimenti e bevande come l’acido caffeico del caffè.
2) TANNINI: si dividono in 2 categorie a) i tannini condensati detti anche proantocianidine, poiché per idrolisi con acidi forti danno antocianidine. B) i tannini idrolizzabili che sono polimeri eterogenei contenenti acidi fenolici (ad es. l’acido Gallico) e zuccheri semplici.
3) FLAVONOIDI: costituiscono il più grande gruppo di fenoli naturali ed hanno tutti come struttura di riferimento il 2 fenil-benzopirone o Flavonone. Differenze strutturali negli anelli fenolici permettono di suddividerli in diverse famiglie: flavonoli, flavoni, isoflavoni, antocianine ed altri.

Polifenoli e salute
L’apporto di Polifenoli è condizionato dal tipo di dieta e quindi varia notevolmente in rapporto al tipo, alla quantità e alla qualità dei vegetali consumati. I Polifenoli abbondano soprattutto nella frutta e nella verdura fresca, ma anche nel tè, nel vino, nel cacao e nei derivati.
Da non dimenticare che la cottura abbatte in modo considerevole il contenuto Polifenolico dell’alimento, per cui è importante consumare cibi freschi od usare la bollitura o meglio ancora la cottura a vapore, evitando le alte temperature.

Pur nella diversità dei vari Polifenoli, la loro azione può essere riassunta così:
ANTIOSSIDANTE: proteggono le cellule dai danni causati dai Radicali Liberi, che si sviluppano con il normale metabolismo cellulare e a causa di eventi stressogeni, come radiazioni, fumo, agenti inquinanti, raggi UV, stress emotivo e fisico, additivi chimici degli alimenti, attacchi virali e batterici ecc.
ANTICANCEROGENICA: mostrano un impatto sulla prima tappa dello sviluppo del cancro, proteggendo le cellule contro l’attacco diretto da carcinogeni o alterando il loro meccanismo di attivazione (in vitro). Queste prove scientifiche spiegano l’evidenza epidemiologica secondo cui c’è una correlazione tra consumo di vegetali freschi e ridotta incidenza di alcuni tipi di cancro come quelli della pelle, del polmone, dello stomaco, dell’esofago, del duodeno, del pancreas, del fegato, del seno e del colon.

ANTIATEROGENA: è ampiamente dimostrato come l’ossidazione dei lipidi ed in particolare delle lipoproteine LDL sia la causa dell’arteriosclerosi e delle malattie ad essa correlate come ictus, trombosi e malattie cardiovascolari in genere, che sono la prima causa di morte nei Paesi occidentali.
Il principale meccanismo d’azione è la riduzione della coagulazione delle piastrine e delle lipoproteine LDL. Altri meccanismi d’azione sono l’inibizione dell’ossidazione delle lipoproteine, l’azione radical scavenger (spazzino dei radicali) e la modulazione del metabolismo degli Eicosanoidi.
ANTINFIAMMATORIA: per inibizione della cascata dell’ Acido Arachidonico
ANTIBATTERICA e ANTIVIRALE
Alcuni esempi concreti di Polifenoli.
QUERCETINA: è predominante nelle cipolle, ma presente in buone quantità anche in altri vegetali. Inibisce l’aggregazione piastrinica in vitro e riduce la sintesi di Trombossano (azione antitrombotica). Ha una possibile attività antitumorale.
RESVERATROLO: presente nel vino rosso (ma attenti ai danni dell’alcool), nella buccia dell’uva ed in altri vegetali, comprese le arachidi. Inibisce l’ossidazione delle lipoproteine LDL e l’aggregazione piastrinica, proteggendo l’organismo dalle malattie cardiovascolari (azione antitrombotica, antinfiammatoria, antiaterogena e vasorilassante). Possibile azione antitumorale, estrogeno-simile e antivirale.
ISOFLAVONI: sono polifenoli caratteristici della soia e di altri vegetali, come il trifoglio rosso. Modulano il metabolismo degli estrogeni nell’organismo comportandosi, a seconda dei casi, come sostanze anti o pro-estrogeniche; sembrano inoltre prevenire alcune forme di cancro, come quello al seno e alla prostata.
CATECHINE: sono Polifenoli presenti nel the a potente azione antiossidante. Gli effetti salutistici del the verde sono legati al contenuto in antiossidanti che aiuta l’organismo a difendersi dai Radicali Liberi . Il suo potenziale antiossidante dipende appunto dall’elevato contenuto in Catechine, che nel the verde rappresentano circa il 20-40% del peso secco. La Catechina più abbondante è chiamata Epigallocatechina gallato (EGCG) ed è particolarmente nota per aver dimostrato spiccate proprietà Antiossidanti ed Antimutagene.
Grazie a queste caratteristiche, l’EGCG inibisce la crescita e la proliferazione delle cellule tumorali. Riduce inoltre i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi, esercitando, per questo, un’azione protettiva dalle malattie cardiovascolari. Interessante è anche la miscela delle varie sostanze presenti nel the verde, miscela che ha dimostrato un’azione antiossidante superiore rispetto ai singoli componenti, confermando il fatto che i Fitocomplessi alimentari sono molto più attivi dei singoli componenti isolati e purificati che le industrie del settore ci propinano a caro prezzo.
