Omega 3. Quali benefici posso avere?

Gli Omega 3 sono Acidi Grassi Essenziali, sono quindi indispensabili al nostro organismo ma non siamo capaci di produrli da soli e dobbiamo quindi assumerli dagli alimenti.
Ma quali benefici possono dare?
Studi epidemiologici dimostrano come chi mangia pesce almeno una volta alla settimana ha minori probabilità di avere un infarto cardiaco rispetto a chi non ne mangia affatto. Naturalmente si consiglia di consumare pesce almeno tre volte alla settimana. Questi dati sono stati confermati anche dallo studio GISSI-Prevenzione,

realizzato da medici cardiologi ospedalieri in collaborazione con l’Istituto Mario Negri.
Lo studio ha evidenziato una significativa riduzione della mortalità in pazienti con fattori di rischio per malattie cardiovascolari trattati con dosi farmacologiche di Omega 3.
Omega 3 per migliorare l’umore e l’intelligenza
Altri studi epidemiologici mostrano che diete ricche in Omega 3 sono associate a una minor incidenza di sindromi depressive. Solo per fare un raffronto, in Giappone, dove il

pesce è un normale costituente dell’alimentazione, si ha una percentuale minore di disturbi depressivi rispetto alla Germania, dove il consumo di grassi è prevalentemente costituito da acidi grassi saturi.
Uno studio specifico ha dimostrato come particolarmente indicato l’uso degli Omega 3 nel trattamento dei sintomi del distress psicologico e dei sintomi depressivi che si osservano nella transizione verso la menopausa nelle donne di mezz’età.
Interessante notare come le persone sotto stress e/o depresse tendano spesso a mangiare più del necessario e quindi ad ingrassare.
Oltre a questo, test clinici e ricerche hanno mostrato che, associati ad una dieta corretta (non alle diete fai-da-te!) gli Omega 3 permettono di perdere peso contrastando l’accumulo di grasso addominale. Vale la pena ricordare che il tessuto adiposo addominale e’ collegato direttamente all’ insorgere del diabete.
Persone ad alto rischio di sviluppare il diabete mellito non insulino-dipendente possono trarre beneficio dall’integrazione combinata di multivitaminici, minerali, EPA e DHA. Secondo un nuovo studio condotto su persone affette da diabete di tipo 2, o da prediabete, il trattamento con supplementi di vitamina D, sali minerali, Omega 3, resveratrolo, insieme a altri nutrienti e molecole bioattive, può abbassare la glicemia e evitare complicazioni. L’azione combinata di queste sostanze potrebbe rappresentare un programma di prevenzione per ridurre il rischio di diabete e migliorare lo stato glicemico negli individui predisposti. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Journal of Clinical & Translational Endocrinology ed è stata condotta da un’equipe di ricercatori canadesi.

In Inghilterra alcuni studi hanno evidenziato come un gruppo di studenti alimentati con una dieta ricca in Omega 3 avesse rendimenti scolastici migliori rispetto ad altri alunni. In Indonesia le bambine mostrerebbero un rapporto proporzionale fra alimentazione ricca di Omega 3 e sviluppo cerebrale.
Siccome gli Omega 3 arrivano al bambino tramite il latte materno è importante che la madre che allatta assuma dosi abbondanti di Omega 3
Una dieta ricca dell’ Omega 3 (DHA ) favorisce lo sviluppo di un cervello sano. Macachi alimentati con una dieta ricca di Omega 3 possiedono una corteccia cerebrale con molte connessioni e un’organizzazione simile a quella del cervello umano, mentre quelli alimentati con una dieta povera di Omega-3 hanno una rete neuronale più limitata.
Lo hanno scoperto gli scienziati dell’ Oregon Health & Science University (USA). Lo studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, conferma il ruolo degli Omega 3 nel corretto sviluppo cerebrale.
Una dieta ricca di Omega 3 sembrerebbe ridurre il rischio di ammalarsi di sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una patologia neurodegenerativa che colpisce le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale. L’azione protettiva degli Omega 3 sarebbe dovuta alla loro capacità di ridurre l’ infiammazione e lo stress ossidativo, due processi che contribuiscono a danneggiare il sistema nervoso. A scoprirlo sono stati i ricercatori dell’ Harvard School of Public Health di Boston (USA). La rivista JAMA Neurology ha pubblicato la ricerca, condotta con lo scopo di mettere in relazione il consumo degli acidi grassi polinsaturi e il rischio di SLA.
Molti altri studi sperimentali, condotti tanto su modelli animali quanto nell’ uomo, mostrano un aumento della memoria, dell’orientamento nello spazio e nel tempo, delle capacità d’attenzione e più in generale delle facoltà cognitive. Sono stati verificati vantaggi analoghi utilizzando gli Omega 3 nel miglioramento della “demenza” presente in topi portatori di modelli della malattia di Alzheimer come pure in soggetti anziani umani.
Potremmo continuare all’infinito con gli studi scientifici più vari che mostrano gli effetti benefici degli Omega 3 in moltissimi settori, ma dove trovo gli Omega 3?
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Omega 3. Le sostanze miracolose esistono?