Olio d’oliva . Cibi per la Zona Mediterranea.

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Dott. Gabriele Buracchi

Dott. Gabriele Buracchi

Dottore Nutrizionista, Biologo, Psicologo

Olio d'oliva . Il miglio condimento per la Zona Mediterranea
Olio d’oliva . Il miglior condimento per la Zona Mediterranea

L’ Olio d’oliva . Il principe dei cibi per la Zona Mediterranea.

L’ Olio d’oliva è un alimento tipico dell’area Mediterranea e della dieta Mediterranea, prodotto fin da epoche antichissime. Italia e Spagna sono i più grandi produttori di olio di oliva al mondo, ma nonostante ciò, a causa di un’elevata richiesta interna, in Italia una quota viene importata.

Secondo la legge italiana, l’olio di oliva è il: “prodotto ottenuto dalla 3 olivespremitura dei frutti di Olea europea (Fam. Oleaceae)” . Importante è che si tratti di spremitura a freddo. L’olio extravergine di oliva deve avere una acidità non superiore allo 0,8% .

L’Olea europea, comunemente detta ulivo o olivo, appartiene alla famiglia delle Oleacee e si differenzia in 2 sottospecie: Olea europea sativa ed Olea europea oleaster che conta con più di 30 specie selvatiche. È presente praticamente in tutto il bacino del Mediterraneo e da alcuni anni è stato esportato con successo in America nonché in Oceania. La sua crescita e diffusione è legata soprattutto al clima, quindi alla temperatura olivoe all’umidità. La maturazione dei frutti avviene da ottobre (specie precoci) a gennaio (specie tardive).

L’Italia è una nazione fortemente olivicola dato che solo due regioni su venti, ovvero Piemonte e Valle d’Aosta, non presentano una coltivazione se pur minima dell’ulivo. L’85% del totale dell’olio italiano proviene da Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna.

È il condimento principe della Zona Mediterranea, il condimento da preferire in assoluto sia crudo, sia per cucinare. Il suo elevato punto di fumo (210 °C  per l’olio extravergine di oliva) ne fa uno dei condimenti più adatti per le fritture. L’olio di oliva ha tuttavia un altissimo valore energetico (899 Kcal per 100 grammi) e per tal motivo, nonostante le sue benefiche proprietà, è bene non abusarne. In particolare, specie in caso di obesità e sovrappeso, è consigliabile dosarlo con un cucchiaio o con un cucchiaino, rispettando le dosi previste dal programma alimentare.

Va tenuto presente che un blocchetto di grassi ottenuto da olio d’oliva è pari a 3g di prodotto e quindi in un pasto da 3 blocchi la dose di olio d’oliva, 9g, è approssimativamente pari ad un cucchiaio da cucina pieno per due terzi.  Questo se non ci sono altri grassi da considerare.

L’olio di oliva è particolarmente ricco di grassi monoinsaturi ed in particolare di acido oleico e per questa sua composizione in acidi grassi, è uno dei condimenti migliori per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue dato che ne riduce i livelli senza intaccare la percentuale di colesterolo buono (HDL). Questo acido grasso, pur non essendo uno di quelli essenziali, è molto importante per la nostra salute.

frantoio
I frantoi tradizionali come questo sono praticamente scomparsi, ma nondimeno anche i frantoi moderni a freddo fanno ottimi olii.

Oltre che come alimento, l’olio di oliva ha proprietà lassative e colecistocinetiche, funziona come epatoprotettore, è utile contro l’ulcera gastrica e come emolliente locale. Il decotto di foglie e corteccia viene utilizzato per combattere reumatismi, febbre, gotta, ipertensione arteriosa, emorroidi e per disinfettare piaghe e ferite.

Deve venire conservato in bottiglie di vetro scuro o latta, al riparo da luce e fonti di calore. Con contenitore integro e ben sigillato l’olio di oliva si mantiene inalterato per circa 18 mesi. Una volta aperto è bene consumarlo entro l’anno. Un olio di oliva genuino e di elevata qualità, se tenuto in ambiente freddo, diventa piuttosto denso ma non per questo meno appetibile.

 

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