Obesità. Cause individuali di un fenomeno in espansione.

La soluzione prevalente dell’obeso o comunque della persona in sovrappeso (o che si sente tale) è quella di mettersi a dieta.
La scelta, apparentemente razionale, è solitamente apportatrice di conseguenze tutt’altro che positive.
Molto spesso, infatti si ha a che fare con trattamenti irrazionali e privi di ogni valore scientifico che hanno l’unico risultato di un ritorno al peso pre-dieta o più spesso ad un peso anche maggiore in breve tempo, aggiungendo un profondo senso di frustrazione e riducendo l’autostima della persona.
La conseguenza più frequente è la cosiddetta Sindrome dello yo yo o Sindrome dell’oscillazione ciclica del peso, che finisce con lo squilibrare il rapporto massa grassa-massa magra.

In pratica, ogni volta che si perde peso si perde, oltre alla massa grassa, anche massa magra (ad es. muscoli), mentre ogni volta che si riaumenta di peso si acquista solo massa grassa.
Questo vuol dire che ogni volta che si perde peso per poi riacquistarlo, si riduce il fabbisogno energetico e si apre la porta ad ulteriori aumenti di grasso, rendendo più difficile il prossimo tentativo di dimagrire. Praticamente tutti gli obesi hanno alle spalle una storia di questo tipo.
L’unica via di uscita è l’approccio multidisciplinare che vede l’abbinamento di una dieta bilanciata come la Dieta Zona a radicali, anche se progressive, modifiche dello stile di vita, in abbinamento ad un supporto psicologico che aiuti in questo percorso. Questo perché le cause dell’obesità sono molteplici, come risulta evidente dallo schema.
Ma c’è chi crede nelle soluzioni sbrigative come la soluzione chirurgica. Il testo sottostante è stato tratto ed adattato da: Fisiologia del comportamento. Neil R.Carson. ed PICCIN
LA SOLUZIONE CHIRURGICA ?
La sempre maggior diffusione dell’obesità ed i danni che questa porta alla salute, ha fatto sì che la medicina sviluppasse molte tecniche tendenti a ridurre l’apporto calorico. Ci limitiamo ad elencarne alcune.
Dato che per mangiare è necessario aprire la bocca, è stato sviluppato un apparecchio mascellare metallico in cui dei fili metallici sono attaccati ai denti per sigillare le mascelle. Il paziente non è lasciato morire di fame, ma viene nutrito con alimenti liquidi che può sorseggiare attraverso una cannuccia. Nonostante questo alcuni dei pazienti erano in grado addirittura di aumentare di peso grazie alla dieta liquida, dato che si nutrivano di continuo. Comunque, molti pazienti riuscivano in un primo tempo a dimagrire.
Purtroppo praticamente tutti i pazienti hanno riguadagnato i chili perduti una volta rimosso l’apparecchio, e molti sono diventati più obesi di quando avevano cominciato il trattamento.
Per ridurre il rischio di recidive, alcuni terapisti hanno stretto una corda di nylon intorno alla vita dei loro pazienti, dopo che questi erano dimagriti grazie all’ apparecchiatura che abbiamo descritto. I capi della corda era saldati insieme, in modo che non ci si potesse liberare di essa se non tagliandola. In effetti circa metà dei pazienti ha fatto proprio questo.
Anche i chirurghi hanno cominciato a provare a far perdere peso alle persone obese, mettendo a punto procedure atte a ridurre la quantità di cibo ingerita ad ogni pasto, o ad ostacolare l’assorbimento di calorie da parte dell’intestino.
Gli interventi chirurgici possono riguardare lo stomaco o l’intestino tenue o entrambe queste parti dell’apparato digerente.
