Proteine vegetali e mortalità. Quale rapporto
Un recente studio pubblicato sulla rivista JAMA (Journal of American Medical Association) e condotto su oltre 130000 partecipanti (64,7% donne e 35,3 % uomini) ha riguardo i diversi effetti dell’assunzione di proteine di origine animale e di origine vegetale.
Il valore mediano nell’assunzione di proteine di origine animale come percentuale di energia assunta era il 14 % (5°-95° percentile, 9%-22%) ed il 4% per proteine di origine vegetale (5°-95° percentile, 2%-6%).
Dopo la correzione per i principali fattori di rischio derivanti da stili di vita e altri stili alimentari, si è visto che l’uso di proteine animali non era associato con tutte le cause di mortalità ma era associato con un maggior rischio di mortalità cardiovascolare.
L’uso di proteine vegetali era invece associato ad un minor rischio per tutti i fattori di mortalità (riduzione del 10% con un aumento del 3% dell’assunzione di energia da proteine vegetali) ed in particolare ad un minor rischio cardiovascolare con una riduzione del 12%. Questa riduzione appare però limitata a soggetti con almeno 1 fattore di rischio da stili di vita insalubri (fumo, alcool, sedentarietà, obesità, etc).
Riguardo al rapporto tra Proteine vegetali e mortalità, lo studio suggerisce che la sostituzione di proteine vegetali a quelle animali, in particolare a quelle delle carni rosse trattate, sia associata ad una minor mortalità, ribadendo l’importanza delle fonti proteiche.
Non a caso la dieta Zona suggerisce anche ai non vegetariani, di incrementare l’uso di proteine vegetali e di ridurre l’uso della carne.
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