Anoressia. Le conseguenze
Come si può vedere dal grafico, superato il periodo dell’adolescenza, solamente il 64 % delle anoressiche ritorneranno ad un peso normale, mentre circa il 30 % complessivamente continueranno, in varia misura, ad avere problemi con il cibo.
Il 4% (secondo altre fonti anche il 10%) moriranno, mentre in una piccola ma significativa percentuale finiranno con il divenire obese.
Perdita di peso percentuale dei vari organi nella denutrizione
- fegato 8%
- rene 10-15%
- milza 15%
- cuore 15-20%
- encefalo invariato o ridotto * (vedi grafico )
- surrene 15-20%
- tiroide invariato
- ipofisi blando incremento
Quadro internistico nell’Anoressia Nervosa a carico del Sistema Nervoso Centrale
- Alterazioni aspecifiche E.E.G
- Atrofia cerebrale
- Dilatazione dei ventricoli
- Ipermetabolismo del glucosio a livello del nucleo caudato (PET)
Nell’Anoressia si ha sviluppo di lanugo negli arti, anche se una conseguenza sicuramente più grave, dovuta al vomito autoindotto, comportamento che è presente sia nell’Anoressia che nella Bulimia (le varianti con comportamenti di eliminazione) sono anche i danni allo smalto dentario con distruzione completa dei denti stessi e le escoriazioni sul dorso della mano o segno di Russel.
Concludendo possiamo dire che l’Anoressia è un grave disturbo psicologico che insorge, prevalentemente nel sesso femminile, tra i 10 ed i 30 anni, con una media di 17. Deve essere considerato grave perché, come risulta dal grafico sull’evoluzione dell’Anoressia, una percentuale del 4% delle anoressiche muore (secondo alcuni studi la percentuale sarebbe anche maggiore), mentre una percentuale molto maggiore rimane tutta la vita a combattere con il proprio peso e, quindi, in un perenne conflitto, con danni alla salute più o meno gravi.
E’ purtroppo importante notare come l’azione dei mass media con la continua esaltazione di modelli estetici irrealistici e patologici (basta guardare in televisione una sfilata di moda), proponga continuamente come desiderabile una immagine della donna assolutamente lontana dalla realtà. E’ certamente compito della famiglia aiutare a sviluppare nelle giovani adolescenti una visione critica di questi modelli.
Oltre all’Anoressia femminile, più frequente, esiste una Anoressia maschile (circa il 10% dei casi) L’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi è parimenti compromesso e, invece dell’amenorrea, è presente una ridotta secrezione di androgeni. I ridotti tassi plasmatici di testosterone, unitamente alla compromissione del quadro psicologico, conducono spesso ad impotenza.
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Per approfondire: 1) Anoressia, Bulimia, Binge etc. Cosa fare?