La Dieta Zona e le donne
Stile di vita e alimentazione sono aspetti non secondari de la Dieta Zona e le donne, dato che i pilastri della Zona sono in grado di produrre molti effetti positivi per la salute femminile. Eccone alcuni:
1) Zona e Sindrome premestruale.
Un disturbo che colpisce molte donne è la Sindrome premestruale (PMS). Alcune ricerche dimostrano come, almeno nei casi più acuti di PMS, si abbia un livello molto più basso del normale di Acido Gamma Linoleico (GLA) con una carente produzione di Eicosanoidi antinfiammatori.
La logica vorrebbe un maggior consumo questo acido grasso essenziale, che fa parte degli Omega-6. Purtroppo il rischio è che un eccesso di GLA produca un aumento di Acido Arachidonico (AA) che aumenterebbe gli Eicosanoidi “cattivi”, proinfiammatori.
Basta però controllare le oscillazioni della Glicemia con la dieta ZONA e integrando la propria alimentazione con Acido Eicosapentaenoico (EPA), un Omega-3, inibitore dell’enzima che trasforma il GLA in AA. In questo modo aumentano gli Eicosanoidi “buoni” che possono far migliorare i sintomi della PMS.
2) Zona e Diabete Gravidico.
Una complicazione che a volte colpisce la donna in gravidanza è il Diabete Gravidico, dovuto ad un eccesso di insulina. Il miglior modo per far fronte a questa complicazione è l’adozione di una alimentazione in ZONA anche in questo caso con una integrazione di EPA, che permette di controllare il livello di glucosio nel sangue, riducendo l’eccesso di Insulina.
Ma questo tipo di alimentazione e di integrazione è molto utile anche al nascituro, se questi avrà la fortuna poi di essere allattato al seno, il modo migliore in assoluto di allattare un bambino. Perché?
Perché l’organo che nei primi 2 anni di vita cresce più velocemente è il cervello che è composto in una grossa percentuale da grassi ed in particolare da EPA e DHA, cioè da Omega-3. In mancanza di Omega-3 nella dieta materna, la formazione delle reti neuronali del neonato viene compromessa con il rischio di deficit neurologici.
3) Zona e Menopausa.
Anche al momento della Menopausa una dieta in Zona potrà essere d’aiuto, dato che la produzione di Eicosanoidi “buoni” indotti da questa dieta è in grado di rendere meno brusco il calo di estrogeni e progesterone, rendendo la transizione meno fastidiosa. Oltre a questo la Zona riduce fortemente il rischio di ingrassare, rischio che aumenta dopo la menopausa.
Da non sottovalutare in questa situazione l’esercizio fisico moderato e regolare, nonchè l’uso di Omega-3. Da non dimenticare che anche l’uso della soia, con i suoi fitoestrogeni naturali, può ridurre gli effetti indesiderati della menopausa stessa.
4) Zona e Cellulite.
La Cellulite, che dovremmo chiamare Pannicolopatia-edemato-fibro-sclerotica (Pefs), è una alterazione delle strutture del tessuto connettivo che si manifesta in superficie con aspetto spugnoso e bucherellato della pelle, detta per questo ‘‘a buccia d’arancia” o ”a materasso” con rigonfiamenti più o meno evidenti.
Questo è causato dall’aumento di volume (ipertrofia) delle cellule adipose.
La cellulite, però, ha poco a che vedere con i concetti di obesità e magrezza.
Una donna grassa può infatti non esserne colpita, mentre una donna magra può soffrirne anche in modo importante.
E’ vero tuttavia che se si è in soprappeso e si eliminano i chili di troppo, si può, almeno in parte, migliorare la situazione.
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Le cause
La formazione della cellulite è riconducibile principalmente all’azione degli estrogeni (ormoni sessuali femminili) che favoriscono una maggiore ritenzione di liquidi ed un naturale deposito di grasso in particolari zone del corpo (cosce, fianchi, glutei), ma altri fattori concomitanti contribuiscono alla formazione di cellulite, principalmente abitudini di vita non corrette, come l’abuso di alcool e di sigarette, una vita sedentaria, il soprappeso, la stitichezza.
Anche indossare indumenti troppo stretti o scarpe con tacchi troppo alti sembra giocare un ruolo importante per gli effetti sulla circolazione delle gambe.
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Che fare
Una dieta ricca di frutta e verdura (ricche di sali minerali, vitamine, antiossidanti) è sicuramente consigliata, ma non solo; recentemente infatti si è visto come possano influire positivamente sulla circolazione anche altri componenti nutrizionali come ad esempio i lipidi o grassi, componenti fondamentali dell’organismo umano rappresentando, per quest’ultimo, non soltanto una considerevole fonte energetica, ma altresì, grazie alle loro funzioni strutturali e metaboliche, le pedine indispensabili per l’attuazione di innumerevoli processi fisiologici.
Tra gli acidi grassi più interessanti ricordiamo:
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Acidi grassi monoinsaturi (MUFA): hanno funzione energetica e favoriscono la formazione delle HDL (colesterolo buono). Esempio tipico ne è l’olio di oliva
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Acidi grassi poliinsaturi (PUFA, i capostipiti degli acidi grassi Omega-6 e Omega-3): hanno importanti ruoli strutturali e metabolici. E’ importante l’assunzione, attraverso il cibo, degli acidi grassi poliinsaturi essenziali.
E’ indispensabile sapere che gli Omega-3 originano gli Eicosanoidi che hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione di numerose patologie, tra le quali proprio la cellulite.
Ma il solo uso di Omega-3 non è sufficiente. E’ indispensabile incrementare la produzione di Eicosanoidi antinfiammatori adottando una alimentazione in Zona ed incrementando l’attività fisica di tipo aerobico per circa di 4/5 ore settimanali.
E’ inutile illudersi.
Non saranno strane e costose creme o fantascientifici macchinari a risolvere il vostro problema di cellulite, ma soltanto una modifica degli stili di vita, cioè una alimentazione in Zona ed una adeguata attività fisica.
Da non sottovalutare almeno 2 litri di acqua al giorno e l’uso quotidiano di Omega-3 se non si consuma abbastanza pesce.
Oltre a La dieta Zona e le donne, leggi i nostri approfondimenti:
1) Come è organizzata la Dieta Zona che riceverà 2) La Dieta Zona e i bambini
3) Dieta Zona. Gravidanza e Allattamento 4) La Dieta Zona fa dimagrire? 5) Zona consigli pratici