Il Pesto

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Dott. Gabriele Buracchi

Dott. Gabriele Buracchi

Dottore Nutrizionista, Biologo, Psicologo

In questa pagina si parla di: 

  • PESTO, LA STORIA.
  • IL BASILICO.
  • ALLA GENOVESE.
  • PROPRIETA’ TERAPEUTICHE.

 

PESTO, LA STORIA.

Sicuramente in Italia tutti conoscono il pesto, ma la fama di questo condimento era arrivata, fin dall’ ottocento, anche nei grandi porti delle Americhe grazie ai marinai genovesi.

Alcuni considerano come antenato del pesto addirittura il Moretum, una specie di formaggio spalmabile di epoca romana, citato anche da Virgilio. Naturalmente trattandosi di un condimento popolare non è facile ricostruire la sua storia e le sue origini, sicuramente molteplici, ma quello che possiamo dire, senza andare così lontani nel tempo, è che la prima descrizione scritta si trova su  La Vera Cuciniera Genovese di Emanuele Rossi del 1852, con il nome di Pesto d’aglio e basilico.

IL BASILICO.

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Il basilico, che contraddistingue maggiormente questa salsa, è una pianta di origine araba che vanta un curioso nome botanico: Ocimum basilicum, che letteralmente significa erba regale. Il basilico è diventato l’ingrediente fondamentale e caratterizzante del pesto agli inizi dell’Ottocento anche se, stando a quanto si sa, già nel Medioevo in Liguria esisteva una salsa simile al pesto, a base di aglio, olio, sale e aceto. Questa salsa veniva usata come aromatizzante e conservante per le carni, dato che il suo aroma intenso eliminava gli eventuali odori sgradevoli della carne stessa. Al tempo non c’erano frigoriferi.

Se aglio e basilico sono due componenti essenziali, gli altri componenti sono l’olio di oliva, il sale, i pinoli, ma anche il parmigiano ed il pecorino, formaggi che vengono sostituiti in ricette vegan con altri componenti.

ALLA GENOVESE.

Probabilmente il pesto più tipico è quello chiamato alla genovese che si prepara a mano nel mortaio, schiacciando gli ingredienti col pestello di legno. I puristi consigliano il mortaio in marmo. Si può anche usare il frullatore, ma dobbiamo porre attenzione nell’evitare il surriscaldamento della salsa, dunque dei principi attivi del basilico. Per questo conviene utilizzare lama e contenitore freddi di frigorifero, facendo attenzione a frullare poco per volta, ad intermittenza.

Il pesto è un sugo  molto ricco d’energia in quanto contiene molti lipidi, alcuni di buona qualità, come quelli mono e polinsaturi di olio d’oliva e pinoli, altri invece prevalentemente saturi provenienti dai formaggi.

100g. di pesto forniscono circa 490 Kcal. pur con le ovvie differenze in base alle diverse composizioni. Le proteine sono presenti in buone quantità, provenienti prevalentemente dai pinoli e dai formaggi, mentre i carboidrati sono assolutamente marginali. C’è comunque una buona dose di fibre pari a circa 2,5 g. per 100g. Le interessanti proprietà del pesto derivano dall’insieme dei suoi costituenti.

PROPRIETA’ TERAPEUTICHE.

Il basilico e l’aglio hanno sinergicamente un’azione depurativa su fegato, stomaco e intestino, aiutano a rinforzare il cuore e circolazione e abbassano il colesterolo. I pinoli e l’olio d’oliva sono una fonte eccellente di grassi buoni e di minerali preziosi per la salute della pelle e delle articolazioni.

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Sempre l’aglio e l’olio extravergine di oliva  sono importanti nella prevenzione delle malattie cardiocircolatorie e lubrificano l’intestino. L’aglio, che nel pesto rimane crudo e non perde quindi le sue proprietà, cosa che avviene quando lo si cuoce, è un anti tumorale, anti depressivo e rinforza le difese immunitarie.

È un regolatore della pressione arteriosa dal momento che agisce provocando vasodilatazione delle arteriole e dei capillari. È quindi ottimo per gli ipertesi, riduce il rischio di sclerosi delle arterie, previene l’aggregazione piastrinica  e di conseguenza la formazione di trombi (utile quindi ai vaccinati), regolarizza il tasso di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

I pinoli, altro componente fondamentale, hanno un alto contenuto di grassi (50%), prevalentemente mono e  polinsaturi, quindi buoni, con un’importante percentuale di acido linoleico. Forniscono 673 Kcal per 100g di alimento. Sono inoltre un’ottima fonte di vitamine, in particolare la E e PP e di sali minerali, in particolare calcio, fosforo, ferro e potassio. Sono molto ricchi di proteine, ben 14g e di fibre pari a 3,6g per 100g.

Grazie alla presenza di acido linoleico, i pinoli permettono di controllare i livelli di colesterolo nel sangue e sono un aiuto nel ridurre il colesterolo alto. I pinoli sono anche indicati per aiutare la dilatazione delle pareti dei vasi sanguigni, sia delle vene che delle arterie, fatto che li rende utili per chi soffre di ipertensione o per la prevenzione di attacchi cardiaci. La ricchezza di vitamine e di luteina rende i pinoli degli ottimi antiossidanti naturali contrastando l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare nel nostro corpo.

Nel complesso, quindi, il pesto è davvero un ottimo alimento che permette di unire il gusto e la semplicità di preparazione a molte utili proprietà benefiche.

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