Dieta Zona Personalizzata Online https://dietazonaonline.com La tua dieta personalizzata sempre con te! Thu, 10 Apr 2025 14:01:57 +0000 it-IT hourly 1 UN CUORE SOFFERENTE AMA IL MOVIMENTO https://dietazonaonline.com/un-cuore-sofferente-ama-il-movimento https://dietazonaonline.com/un-cuore-sofferente-ama-il-movimento#respond Thu, 10 Apr 2025 13:58:28 +0000 https://dietazonaonline.com/?p=13344 Questo mio articolo è comparso sulla rivista Vita e Salute nel numero di marzo 2025. buona lettura Qui il PDF: UN CUORE SOFFERENTE AMA IL MOVIMENTO  

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Questo mio articolo è comparso sulla rivista Vita e Salute nel numero di marzo 2025. buona lettura

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Aglio. Difendere la Prostata e non solo https://dietazonaonline.com/aglio-difendere-la-prostata-e-non-solo https://dietazonaonline.com/aglio-difendere-la-prostata-e-non-solo#respond Mon, 10 Mar 2025 08:53:08 +0000 https://dietazonaonline.com/?p=12706 aglio, una sostanza terapeutica importantissima da conoscere

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Siamo abituati a pensare all’aglio ed al suo sapore pungente come al massimo un ingrediente di cucina.

                  Ma l’aglio è molto, molto di più.

Tra le numerose proprietà attribuite all’aglio c’è quella di dare alla pelle un aspetto sano e di favorire la crescita dei capelli.

Questo effetto è dovuto all’acido fitinico, che lega le sostanze minerali e che può essere trasformato in inositolo, sostanza simile alle vitamine capace di stimolare la crescita cellulare.

L’aglio contiene alcaloidi con azione simile a quella dell’insulina, abbassando il livello di glicemia nel sangue: per questo l’aglio è un valido supporto nelle terapie contro il diabete ed in altre malattie legate al metabolismo degli zuccheri.

Rafforza il sistema immunitario agendo come potente battericida su tutto l’organismo.

È un potentissimo vermifugo, un regolatore della pressione arteriosa dato che agisce provocando vasodilatazione delle arteriole e dei capillari, riduce il rischio di sclerosi nelle arterie, previene l’aggregazione delle piastrine e la conseguente formazione di trombi (utile quindi per i vaccinati). Inoltre ha la capacità di regolarizzare il livello di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Nell’uomo, uno studio italiano ha trovato una relazione inversa tra l’uso di aglio e l’ Ipertrofia Prostatica Benigna.
Un altro studio conclude che il consumo regolare di aglio e cipolla può prevenire il cancro alla prostata.
I composti organosolforici derivati dall’aglio possono essere responsabili, almeno in parte, dell’attività antitumorale.

 

Se ti interessa saperne di più sull’aglio e

su tutte le sue virtù terapeutiche,

puoi leggere il mio libro

 

 

 

Se invece sei interessato a proteggere 

e curare la prostata in modo naturale,

questo è il libro specifico

 

 

 

 

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SHINRIN YOKU.CURARSI CON LA NATURA https://dietazonaonline.com/shinrin-yoku-curarsi-con-la-natura https://dietazonaonline.com/shinrin-yoku-curarsi-con-la-natura#respond Sat, 22 Feb 2025 10:07:08 +0000 https://dietazonaonline.com/?p=13309 il bagno nella foresta per prevenire e curare le malattie.

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Se si scoprisse un integratore capace, senza effetti collaterali negativi, di aumentare del 50 per cento il numero delle cellule NK, cioè le cellule Natural Killer del sistema immunitario, particolarmente importanti nel riconoscimento e nella distruzione di cellule tumorali e infette da virus – e di altre proteine dotate di forti effetti difensivi sempre contro tumori e infezioni virali del nostro organismo, come la Granulisina e i Granzimi A/B e se, oltre questo, l’effetto di questo integratore rimanesse comunque
significativamente alto, anche dopo una settimana dall’ultima volta che lo abbiamo assunto, potremmo essere certi di un grande successo se venisse fatto conoscere al pubblico, anche se molto probabilmente le aziende farmaceutiche farebbero di tutto per farlo scomparire.

E se lo stesso integratore riducesse i livelli di cortisolo, adrenalina e noradrenalina, tipici ormoni dello stress, riducendo allo stesso tempo i livelli della glicemia in pazienti diabetici o la pressione massima e minima negli ipertesi?

No, non può essere. Troppo bello per essere vero.

Il fatto è che questo “integratore”, dalle proprietà apparentemente miracolose, esiste da sempre, è alla portata di tutti e non costa niente.
Ma quale sostanza miracolosa può mai essere? O forse si tratta di una teoria complottista?

Ma, in base ad una infinità di studi che ovviamente non si devono conoscere, questo integratore esiste ed è la quasi banale frequentazione di boschi e ambienti naturali. Sorprendente?

Questi risultati di laboratorio sulle cellule NK che abbiamo citato, apparentemente incredibili, sono stati tratti da studi scientifici pubblicati sulla rivista International Journal of Immunopatology and Pharmacology da un’equipe di ricercatori giapponesi.
Si tratta, ed è bene non dimenticarlo, soltanto di due dei vari studi che riguardano l’effetto protettivo contro tumori e infezioni, in virtù della frequentazione della natura, per non parlare di tutti gli altri effetti successivamente descritti.

Qualcuno ve lo aveva detto? Sicuramente non l’ OMS troppo affaccendata a spacciare vaccini e neppure il sedicente Ministero della Salute, dedito a terrorizzare le persone per abbattere le loro difese immunitarie.
Potete stare certi che se ne parlerete con il vostro medico della ASL vi guarderà con aria stralunata, consigliandovi una visita dallo psichiatra.

Ho quindi deciso di farlo io, rifacendomi solo ed esclusivamente a studi pubblicati su riviste scientifiche cosiddette peer reviewed, cioè articoli controllati e verificati da specialisti del settore, assolutamente indipendenti dagli autori degli studi.

Ma perché frequentare boschi ed ambienti naturali dovrebbe essere in grado non solo di prevenire ma anche di curare le malattie?

Ne parla in dettaglio il mio libro:

IL BAGNO NELLA FORESTA – SHINRIN YOKU –

RIMANERE SANI E CURARSI CON LA NATURA

TESTO DI MEDICINA FORESTALE BASATO ESCLUSIVAMENTE SU STUDI SCIENTIFICI

 

lo puoi trovare qui: https://www.amazon.it/dp/B0D8PSQP5W versione Kindle e cartacea

sotto una breve presentazione

 

 

 

 

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ANTIDEPRESSIVI. FANNO INGRASSARE, MA QUESTO È IL MALE MINORE https://dietazonaonline.com/antidepressivi-fanno-ingrassare-ma-questo-e-il-male-minore https://dietazonaonline.com/antidepressivi-fanno-ingrassare-ma-questo-e-il-male-minore#respond Thu, 20 Feb 2025 00:51:13 +0000 https://dietazonaonline.com/?p=13299 Gli antidepressivi hanno effetti gravissimi non solo perchè fanno ingrassare ma perchè spingono a suicidi ed omicidi,

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Sebbene al loro apparire gli antidepressivi SSRI e gli altri venissero fatti passare anche come prodotti dimagranti, oggi numerosi articoli scientifici –e la mia esperienza professionale– ci mostrano che in realtà gli antidepressivi fanno ingrassare e sono addirittura indicati come una delle  cause dell’attuale epidemia di obesità.

Molto lunga è la sequenza di articoli scientifici che lo dimostrano e mi limito a citarne alcuni:

Lo studio  Is increased antidepressant exposure a contributory factor to the obesity pandemic? (1)  conclude dicendo che sulla base dei dati epidemiologici, clinici e preclinici esistenti l’uso crescente di antidepressivi, con conseguenti alti tassi di esposizione agli antidepressivi, potrebbe essere un fattore che contribuisce all’epidemia di obesità.

Lo studio Do antidepressants lead to weight-increase? Antidepressant therapy and long-term changes in body mass index, waist circumference and fat mass – A prospective, population-based study (2) conclude  dicendo che  l’uso di SSRI durante il follow-up è stato anche associato a un aumento più ripido della massa grassa. I risultati supportano gli effetti obesogeni sfavorevoli del trattamento prolungato non solo con TCA ma anche con SSRI, suggerendo che il beneficio della somministrazione a lungo termine di queste classi di AD -antidepressivi- dovrebbe essere attentamente soppesato rispetto al potenziale rischio di aumento di peso.

Potremmo continuare a lungo ma il grasso è davvero il male minore, dato che gli antidepressivi, con le stesse modalità di azione di cocaina ed anfetamina -sì, proprio così- provocano alterazione mentali gravissime fino a suicidi ed omicidi oltre a molti altri gravissimi effetti avversi.

Trovi informazioni dettagliate e documentate nel mio libro:

ANTIDEPRESSIVI.

DAVVERO CREDI CHE SERVANO A CURARE LA DEPRESSIONE?

TUTTI I GRAVISSIMI EFFETTI AVVERSI DOCUMENTATI SCIENTIFICAMENTE

 

 

 

BIBLIOGRAFIA CITATA
  1. https://www.nature.com/articles/tp201625
  2. https://www.cambridge.org/core/journals/european-psychiatry/article/do-antidepressants-lead-to-weightincrease-antidepressant-therapy-and-longterm-changes-in-body-mass-index-waist-circumference-and-fat-mass-a-prospective-populationbased-study/440FBBE6E2B18B21B27ED84020B56716

 

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NUTRIZIONE FUNZIONALE. COSA È ? https://dietazonaonline.com/nutrizione-funzionale-cosa-e https://dietazonaonline.com/nutrizione-funzionale-cosa-e#respond Wed, 19 Feb 2025 12:17:24 +0000 https://dietazonaonline.com/?p=13283 Il termine cibo funzionale è stato introdotto in Giappone intorno alla metà degli anni ’80 e questi fatto potrebbe farci pensare, specialmente se crediamo che il moderno sia migliore dell’antico, che questo sia un moderno concetto frutto delle osservazioni scientifiche. Ci sbagliamo. Il fatto che gli alimenti possano fornire benefici terapeutici non è affatto un […]

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Il termine cibo funzionale è stato introdotto in Giappone intorno alla metà degli anni ’80 e questi fatto potrebbe farci pensare, specialmente se crediamo che il moderno sia migliore dell’antico, che questo sia un moderno concetto frutto delle osservazioni scientifiche. Ci sbagliamo. Il fatto che gli alimenti possano fornire benefici terapeutici non è affatto un concetto moderno, dato che la frase

Fai in modo che il cibo sia la tua medicina e che la  medicina sia il tuo cibo

fu pronunciata circa  2500 anni fa da Ippocrate, il padre della medicina.

Ma tutto sommato queste conoscenze sono anche molto più antiche. Mi limiterò a citare un solo esempio tra i tanti, quello dell’aglio, ben conosciuto per le sue qualità terapeutiche dai sumeri 2600-2100 a.C e dai Cinesi già a partire dal 2700 a.C.

Purtroppo, questa filosofia del “cibo come medicina” cadde in relativa oscurità nel XIX secolo con l’avvento della moderna terapia farmacologica.

La distruzione della medicina naturale per sostituirla con quella chimica e quindi brevettabile e fonte di enormi profitti

I primi segni della ripresa, anche se tenuti volutamente nascosti, si possono far risalire a Casimir Funk, biochimico di origine polacca trapiantato in America, che è considerato il padre delle vitamine.

Funk coniò il termine Vitamina Amina della vita– nel 1912 dopo la scoperta di una sostanza in grado di curare il beri-beri,una grave malattia provocata da una dieta incentrata quasi esclusivamente sul riso brillato, e poi divenuta tiamina o vitamina B1, con cui riusciva a curare rapidamente i malati.

Naturalmente non si tratta solo del ruolo delle vitamine ma di tante sostanze contenute negli alimenti naturali, Sali minerali, Pre e Probiotici, Antiossidanti, Omega 3 etc. un elenco lunghissimo.

La ricerca, quella vera, non quella dei vaccinisti ha cominciato a identificare componenti fisiologicamente attivi negli alimenti sia vegetali che animali (rispettivamente noti come fitochimici e zoochimici) che potenzialmente possono ridurre il rischio di una varietà di malattie croniche.

Questi eventi, uniti a una maggior attenzione alla salute almeno da parte di alcuni, si sono uniti negli anni ’90 per creare la tendenza che ora conosciamo come cibi o alimenti funzionali.

L’International Life Sciences Institute li definisce come:

alimenti che, in virtù della presenza di componenti fisiologicamente attivi, forniscono un beneficio per la salute oltre la nutrizione di base” (1)

 

Se vuoi approfondire  la NUTRIZIONE FUNZIONALE puoi leggere il mio libro dedicato:

MANUALE DI NUTRIZIONE FUNZIONALE.

LA SCIENZA DELLA NUTRIZIONE TERAPEUTICA IN PRATICA.

NUTRIRE IL CERVELLO, VIVERE SANI E NON SOLO DIMAGRIRE

 

bibliografia citata
International Life Sciences Institute (1999) Safety assessment and FUNCTIONAL FOODS 3779potential health benefits of food components based on selected scientific criteria. ILSI North America Technical Committee on Food Components for Health Promotion. Crit. Rev. Food Sci. Nutr. 39: 203–316

 

 

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GLI ANTIDEPRESSIVI FANNO INGRASSARE E SONO UN PERICOLO PER LA SALUTE https://dietazonaonline.com/gli-antidepressivi-fanno-ingrassare-e-sono-un-pericolo-per-la-salute https://dietazonaonline.com/gli-antidepressivi-fanno-ingrassare-e-sono-un-pericolo-per-la-salute#respond Mon, 10 Feb 2025 07:39:23 +0000 https://dietazonaonline.com/?p=13274 Gli antidepressivi fanno ingrassare ma questo è solo uno dei problemi. Spingono anche spesso al suicidio ed addirittura ad uccidere. Tutto dimostrato da studi.

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Durante la mia pratica professionale avevo spesso constatato come alcune persone che si rivolgevano a me per una dieta dimagrante, erano ingrassate particolarmente con l’uso di antidepressivi prescritti dal medico. Questo fatto di continuare ad ingrassare portava di solito a deprimersi ulteriormente, oltre agli altri danni alla salute, e quindi il medico magari aumentava le dosi di antidepressivo.

Un circolo vizioso drammatico. 

Pur non avendo al momento fatte ricerche specifiche, ero giunto alla conclusione che gli antidepressivi erano un grosso fattore di rischio per l’ obesità. Ma successivamente mi sono reso conto che non si trattava solo di una mia opinione, ma della realtà dimostrata da un numero incredibile di studi scientifici.

Mi limito a riportare uno qui sotto.

—- Is increased antidepressant exposure a contributory factor to the obesity pandemic? (1)

Il disturbo depressivo maggiore (MDD) e l’obesità sono entrambi disturbi eterogenei comuni con eziologia complessa, con un impatto importante sulla salute pubblica. La prescrizione di antidepressivi è aumentata di quasi il 400% dal 1988, secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Parallelamente, i tassi di obesità negli adulti sono raddoppiati dal 1980, dal 15 al 30 percento, mentre i tassi di obesità infantile sono più che triplicati. I crescenti tassi di obesità hanno conseguenze significative sulla salute, contribuendo all’aumento dei tassi di oltre trenta gravi malattie. Nonostante il concomitante aumento dell’uso di antidepressivi e dei tassi di obesità nelle società occidentali, l’associazione tra i due, così come i meccanismi alla base dell’aumento di peso indotto dagli antidepressivi, rimangono poco esplorati. In questa revisione, evidenziamo la complessa relazione tra uso di antidepressivi, MDD e aumento di peso. I risultati clinici hanno suggerito che l’obesità può aumentare il rischio di sviluppare MDD e viceversa. L’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) avviene in stato di stress; contemporaneamente, l’asse HPA è anche disregolato nell’obesità e nella sindrome metabolica, rendendolo il percorso patofisiologico comune condiviso più compreso con MDD. Numerosi studi hanno indagato gli effetti di diverse classi di antidepressivi sul peso corporeo. Precedenti studi clinici suggeriscono che i triciclici amitriptilina, nortriptilina e imipramina e l’inibitore della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina mirtazapina sono associati all’aumento di peso. Nonostante il fatto che l’uso di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) sia stato associato alla perdita di peso durante il trattamento acuto, numerosi studi hanno dimostrato che gli SSRI possono essere associati al rischio a lungo termine di aumento di peso; tuttavia, a causa dell’elevata variabilità e dei molteplici fattori confondenti negli studi clinici, l’effetto a lungo termine del trattamento con SSRI e dell’esposizione a SSRI sul peso corporeo rimane poco chiaro. Un paradigma animale sviluppato di recente mostra che la combinazione di stress e antidepressivi seguita da una dieta ricca di grassi a lungo termine determina, molto tempo dopo l’interruzione del trattamento antidepressivo, un aumento di peso notevolmente superiore a quello causato dalla sola dieta ricca di grassi. Sulla base dei dati epidemiologici, clinici e preclinici esistenti, abbiamo generato l’ipotesi verificabile che l’uso crescente di antidepressivi, con conseguenti alti tassi di esposizione agli antidepressivi, potrebbe essere un fattore che contribuisce all’epidemia di obesità.

Come ho detto sopra, questo è solo uno dei tanti studi che ci dicono che gli antidepressivi fanno ingrassare, ma gli effetti di queste sostanze possono essere molto più gravi e pericolosi, dato che è ormai ampiamente documentato come siano  in grado di produrre una forma di alterazione mentale gravissima, detta ACATISIA  che spinge i soggetti a suicidi, omicidi ed in certe condizioni a vere e proprie stragi ormai documentate a livello giuridico con sentenze.

Se vuoi approfondire questo argomento, qui trovi il mio libro specifico

ANTIDEPRESSIVI. DAVVERO CREDI CHE SERVANO A CURARE LA DEPRESSIONE? TUTTI I GRAVISSIMI EFFETTI AVVERSI DOCUMENTATI SCIENTIFICAMENTE 

 

 

 

BIBLIOGRAFIA CITATA

  1. https://www.nature.com/articles/tp201625

 

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INTERVISTA SUL FATTO QUOTIDIANO SUL DIMAGRIMENTO di 90 KG DI UN FAMOSO ATTORE https://dietazonaonline.com/intervista-sul-fatto-quotidiano-sul-dimagrimento-di-90-kg-di-un-famoso-attore https://dietazonaonline.com/intervista-sul-fatto-quotidiano-sul-dimagrimento-di-90-kg-di-un-famoso-attore#respond Sat, 24 Jun 2023 07:53:53 +0000 https://dietazonaonline.com/?p=13167 Questa è l’intervista che mi è stata fatta dal Fatto Quotidiano su di un caso di cronaca riguardante un famoso attore dimagrito di 90 Kg:   John Goodman ha perso 90 chili seguendo la dieta mediterranea: è davvero una delle migliori per dimagrire? Parla l’esperto L’analisi del dottor Gabriele Buracchi, nutrizionista   di Ennio Battista | […]

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Questa è l’intervista che mi è stata fatta dal Fatto Quotidiano su di un caso di cronaca riguardante un famoso attore dimagrito di 90 Kg:

 

John Goodman ha perso 90 chili seguendo la dieta mediterranea: è davvero una delle migliori per dimagrire? Parla l’esperto

L’analisi del dottor Gabriele Buracchi, nutrizionista

 

Se lo ricordate soprattutto per i suoi ruoli di “peso”, visti i 190 cm di altezza e un fisico abbondante, dovete cambiare le immagini della vostra memoria perché l’attore americano John Goodman, noto per aver recitato in diverse serie tv e al cinema (“Pappa e Ciccia”, “Flintstones”, ecc.) si è letteralmente trasformato. È riuscito a perdere 90 kg non per impersonare un nuovo personaggio ma, come da lui stesso dichiarato, per “vivere meglio”. E questo risultato lo ha mostrato recentemente al pubblico, sul red carpet del Festival della televisione di Montecarlo. John Goodman ha appena compiuto 71 anni. In realtà, in passato spesso ha dovuto perdere molti chili per i ruoli che gli hanno offerto, ma li riprendeva rapidamente. Fino ad arrivare a pesare più di 180 kg nel 2007.La svolta dietetica è arrivata grazie all’aiuto del personal trainer di fama internazionale Mackie Shilstone, che è riuscito in circa decina d’anni a dimezzare il suo peso. Lo stesso Shilstone nel 2015 al New York Post, dopo che Goodman aveva perso i primi 45 kg, aveva spiegato: “Questo non è successo dall’oggi al domani, è stato un processo ed è ancora in corso. Ci deve essere una pianificazione strategica e questa volta vuole farlo davvero”. Qual è stato il metodo di Mackie Shilstone? Innanzitutto la dieta, di ispirazione mediterranea, che ha previsto molto pesce, verdura, frutta, olio d’oliva e noci. Non è assolutamente una dieta estrema. Ovviamente a fare la differenza sono state le porzioni, molto ridotte rispetto al passato, e l’eliminazione del junk food che spesso gli americani non sono nemmeno portati a considerare davvero come “cibo spazzatura”, essendo abituati a mangiarlo ogni giorno fin da bambini.Anche per l’allenamento, Goodman ha seguito un piano molto semplice e senza eccessi. Il programma prevedeva di allenarsi su tapis roulant e bici ellittica. E poi camminare ogni giorno per almeno 10mila passi (arrivando poi a 12mila passi), secondo le classiche raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
È quindi davvero possibile seguire una dieta che permetta di perdere tutti quei chili? “Si, è possibile. Stando alla descrizione dell’articolo, questo risultato si è raggiunto in circa 10 anni. Se facciamo una media di 9 kg all’anno – quindi abbastanza meno di un chilo al mese – non è niente di straordinario, se si continua con costanza”, spiega al FattoQuotidiano.it il dottor Gabriele Buracchi, nutrizionista. “Naturalmente, pensare che dopo aver perso 90 chili tutto finisca lì è una pia illusione. Tanto più si dimagrisce, anche se lentamente come ha fatto Goodman, tanto più il metabolismo rallenta”.Come mantenere allora buoni risultati dietetici nel tempo?
“Non c’entra solo l’alimentazione, l’attività fisica è fondamentale proprio per evitare di rallentare il metabolismo. Come di fatto ha sperimentato il nostro attore che è stato seguito da un personal trainer. In realtà, affidarsi all’esercizio fisico è molto semplice e alla portata di chiunque. Un mix di aerobico e anaerobico. Quindi, si comincia a mangiare in modo giusto e ci si allena. Progressivamente, si perde il grasso e aumenta la massa muscolare; in questo modo l’organismo consuma di più anche dormendo. L’importante è capire – e accettare – che bisogna continuare con queste abitudini per tutta la vita. Se ricomincio a mangiare come prima e a non allenarmi, ovviamente ingrasserò di nuovo”.La Dieta mediterranea è in effetti una delle migliori diete anche per dimagrire?
“La Dieta mediterranea è un valido modo di mangiare nella sua vera accezione: per fortuna non è una dieta dimagrante. Dico per fortuna perché le cosiddette diete per perdere peso sono uno dei modi migliori per ingrassare più di prima, appena si smette. Da nutrizionista sconsiglio chiunque di fare una dieta dimagrante. Se invece la Dieta mediterranea viene seguita in modo corretto e nelle giuste dosi per la persona, permette anche di dimagrire. Purtroppo, molte nozioni che circolano su questa dieta sono completamente false e fuorvianti”.Che altro aggiungere sull’esperienza di John Goodman?
“Concordo pienamente con lui, quando dice che il primo passo è eliminare tutto il cibo spazzatura, comprese le bibite gassate. Inoltre, per la sua professione di attore Goodman ha dovuto variare spesso il suo peso corporeo. Questo significa alterare il proprio metabolismo innescando il cosiddetto ‘effetto yo-yo’, che inevitabilmente farà ingrassare”

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Intervista sul Fatto Quotidiano su PrincessIndia https://dietazonaonline.com/intervista-sul-fatto-quotidiano-su-princessindia https://dietazonaonline.com/intervista-sul-fatto-quotidiano-su-princessindia#respond Tue, 13 Jun 2023 08:47:44 +0000 https://dietazonaonline.com/?p=13154 Pubblico qui di seguito una notizia di cronaca a proposito della quale sono stato intervistato sul Fatto Quotidiano. La mia intervista è la ultima parte. di Ennio Battista | 12 GIUGNO 2023 Il Fatto Quotidiano Si fa chiamare Princess su TikTok, ma di principesco ha solo quell’antica immagine di ricchezza che i nobili legavano anche all’abitudine di consumare carne. […]

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Pubblico qui di seguito una notizia di cronaca a proposito della quale sono stato intervistato

sul Fatto Quotidiano. La mia intervista è la ultima parte.

Si fa chiamare Princess su TikTok, ma di principesco ha solo quell’antica immagine di ricchezza che i nobili legavano anche all’abitudine di consumare carne. Tanta carne. Anzi, solo carne nel caso di India Castley di Southport, nel Merseyside in Inghilterra. Una ragazza di 19 anni che afferma di aver curato la sua acne, di aver perso trenta chili e di sentirsi al top dopo aver adottato una dieta a base di carne cruda e frattaglie. La ragazza racconta di aver smesso completamente di mangiare verdure a metà del 2022, e da circa un anno si nutre solo di bistecche crude. La giovane sostiene che questa sua nuova dieta l’ha aiutata anche a ridurre la depressione e i problemi di stomaco. Eppure, Princess seguiva prima un regime alimentare tradizionale, in cui – almeno stando alle sue parole – prevedeva il consumo di molte verdure; solo che a lei quel tipo di alimentazione la faceva sentire in uno stato “terribile”, e che solo da quando ha adottato la dieta carnivora ha cominciato a sentirsi meglio. Non ci vuole molto però a capire che questo modo di mangiare produce squilibri alimentari notevoli e, nel tempo, seri problemi di salute.

 

Il problema è che questa ragazza vanta su TikTok molti followers a cui racconta le sue giornate tipo alimentari che prevedono anche uova, midollo osseo e latticini crudi che le forniscono vitamine e sostanze nutritive. India ha dichiarato: “Per colazione tendo a mangiare una bistecca cruda con un po’ di fegato crudo e i miei latticini crudi. Per uno spuntino prendo uno snack di fegato di manzo o cuore. È raro che salti il pranzo, che cambia ogni giorno. Posso mangiare fegato, o reni. Mi piacciono anche le uova, sode o crude. Poi formaggio, latte, e anche il brodo di ossa fatto in casa: è una buona fonte di elettroliti”. Oltre alla perdita di peso e alla scomparsa dell’acne, India vanta di sperimentare particolari benefici per il suo umore: “I miei amici e la mia famiglia dicono che non mi riconoscono nemmeno più, in positivo ovviamente. Ho una motivazione per tutto. Prima riuscivo a malapena ad alzarmi dal letto. Ero sempre piena di ansia. Ero una persona molto arrabbiata e irascibile, ma questo era dovuto alla mia cattiva alimentazione che mi causava la permeabilità intestinale. Il tuo intestino è essenzialmente il tuo primo cervello. Se lo stai danneggiando, non ti sentirai molto bene quanto dovresti”.
                                                   ——————————INTERVISTA-——————————

“Confesso da nutrizionista e da psicologo di essere rimasto affascinato dalla storia che Princess India ha raccontato su TikTok”, ci dice con una punta di ironia il dottor Gabriele Buracchi, psicologo e nutrizionista.

“La ragazza afferma di mangiare solo carne cruda tra cui frattaglie, oltre a uova e latticini. Ricordiamo che i macronutrienti sono tre: carboidrati, proteine e grassi, ma alla nostra Principessa evidentemente i carboidrati non servono; davvero una persona fortunata diversa da noi comuni mortali. Immagino che mangi prodotti di allevamento intensivo, la roba che si trova al supermercato e, quindi, non avendo citato il pesce, evidentemente non introduce omega tre, grassi polinsaturi. 

A questo punto il mistero si infittisce dato che gli omega 3 sono potenti antidepressivi che possono essere un aiuto per chi abbia disturbi dell’umore, oltre ad avere molte funzioni essenziali. D’altra parte, se mangiasse pesce dovrebbe mangiarlo crudo come mangia cruda la carne, per coerenza. Ma così facendo rischierebbe l’Anisakidosi, una grave infezione.

Meglio non ingerire omega 3. A quanto pare la dieta carnivora ha migliorato anche il suo carattere. Questa è una bellissima notizia e mi rallegro con la Principessa che potrebbe comunicare la cosa al suo connazionale oltretutto di nobile lignaggio come lei, il Re Enrico VIII. Enrico VIII, oltre ad aver avuto 6 mogli era noto per essere divenuto obeso e con gravi problemi di salute, in primo luogo la gotta, tipica degli ipercarnivori con piaghe alle gambe, ma soprattutto per il suo carattere scorbutico. Enrico VIII si nutriva quasi esclusivamente di carne e quindi non ingeriva vitamina C presente in pratica solo in alimenti di origine vegetale e non sintetizzabile dal nostro organismo, ed era quindi affetto da gotta e da scorbuto di cui è morto. Non ingerendo fibre soffriva anche di stitichezze memorabili. Ma forse la nostra Principessa non solo non ha bisogno di Omega 3, ma neppure di vitamina C, oltre a non avere un eccesso di proteine nel sangue. Una bella fortuna davvero: anche qui confesso un po’ di invidia.

A chi invece non è interessato ad avere followers su Tik Tok o su altri social”, conclude Buracchi, “consiglio un’alimentazione bilanciata: molta frutta e verdura, frutta secca, olio di oliva e se si vuole un po’ di carne magra, pesce e proteine vegetali. Magari non fa diventare nobili e famosi, ma fa bene all’umore e al fisico”.

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5 ALIMENTI INFIAMMATORI https://dietazonaonline.com/5-alimenti-infiammatori https://dietazonaonline.com/5-alimenti-infiammatori#respond Sun, 22 Jan 2023 09:19:31 +0000 https://dietazonaonline.com/?p=13062 Abbiamo visto nelle due pagine precedenti a questa, cioè  “ COSA E’ L’ INFIAMMAZIONE? COME ELIMINARLA? ” e la successiva ” LA DIETA ANTINFIAMMATORIA “l’ importanza della corretta alimentazione nel contrasto all’infiammazione. In questa pagina vediamo nel dettaglio alcuni  alimenti di cui diffidare.  Gli argomenti sono i seguenti: 5 ALIMENTI INFIAMMATORI 1.ZUCCHERO E SCIROPPO DI MAIS […]

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Abbiamo visto nelle due pagine precedenti a questa, cioè  “ COSA E’ L’ INFIAMMAZIONE? COME ELIMINARLA? ” e la successiva ” LA DIETA ANTINFIAMMATORIA l’ importanza della corretta alimentazione nel contrasto all’infiammazione. In questa pagina vediamo nel dettaglio alcuni  alimenti di cui diffidare.  Gli argomenti sono i seguenti:

  • 5 ALIMENTI INFIAMMATORI
  • 1.ZUCCHERO E SCIROPPO DI MAIS AD ALTO CONTENUTO DI FRUTTOSIO
  • 2.CIBI
  • 3.CARBOIDRATI RAFFINATI
  • 4.ECCESSO DI
  • 5.CARNI COTTE AD ALTE TEMPERATURE

 

5 ALIMENTI INFIAMMATORI

Molti cibi possono contribuire all’infiammazione e alle malattie croniche, inclusi cibi ricchi di zuccheri aggiunti, carboidrati raffinati, cibi fritti, alcool e carni cotte ad alte temperature.

L’infiammazione può essere buona o cattiva, a seconda della situazione.

Sicuramente è il modo naturale del corpo per proteggersi quando è ferito o malato e quindi aiuta a difendersi dalle malattie e a stimolare la guarigione, ma d’altra parte, l’infiammazione cronica e sostenuta è collegata a un aumento del rischio di malattie come diabete, malattie cardiache e obesità [1],[2].

È interessante notare che i cibi che mangiamo possono influenzare in modo significativo l’infiammazione nel corpo.

Ecco 5 alimenti che possono causare infiammazioni.  

 

1.ZUCCHERO E SCIROPPO DI MAIS AD ALTO CONTENUTO DI FRUTTOSIO

Lo zucchero da tavola (saccarosio) e lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS) sono i due principali tipi di zuccheri aggiunti nella dieta occidentale.

Zucchero o GrassiLo zucchero è composto per il 50% da glucosio e per il 50% da fruttosio, mentre lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio contiene circa il 45% di glucosio e il 55% di fruttosio[3].

Uno dei motivi per cui gli zuccheri aggiunti sono dannosi è che possono aumentare l’infiammazione, che può portare a malattie [4],[5],[6].

In uno studio, i topi alimentati con diete ricche di saccarosio hanno sviluppato un cancro al seno che si è diffuso ai polmoni, in parte a causa della risposta infiammatoria allo zucchero [7].

In un altro studio del 2011, gli effetti antinfiammatori degli acidi grassi omega-3 erano compromessi nei topi alimentati con una dieta ricca di zuccheri[8].

Inoltre, in uno studio clinico randomizzato in cui le persone hanno bevuto soda normale, soda dietetica, latte o acqua, solo quelli nel gruppo della soda normale avevano livelli aumentati di acido urico, che guida l’infiammazione e la resistenza all’insulina [9].

Lo zucchero può anche essere dannoso perché fornisce quantità eccessive di fruttosio.

Mentre le piccole quantità di fruttosio in frutta e verdura vanno bene, il consumo di grandi quantità di zuccheri aggiunti può influire negativamente sulla salute.

Mangiare molto fruttosio è stato collegato a obesità, insulino-resistenza, diabete, steatosi epatica, cancro e malattie renali croniche [10],[11],[12].

Inoltre, i ricercatori hanno notato che il fruttosio provoca infiammazione all’interno delle cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni, che è un fattore di rischio per le malattie cardiache [13].

Allo stesso modo, è stato dimostrato che un’elevata assunzione di fruttosio aumenta diversi marcatori infiammatori nei topi e nell’uomo [14],[15],[16].

Gli alimenti ricchi di zuccheri aggiunti includono caramelle, cioccolato, bibite, torte, biscotti, ciambelle, pasticcini dolci e alcuni cereali.

Lo zucchero crea più dipendenza della cocaina, non lo sapevei? segui il link

 

2.CIBI FRITTI

Oltre ad essere ricchi di grassi e calorie, i cibi fritti come patatine fritte, bastoncini di mozzarella, ciambelle e involtini di uova possono anche aumentare i livelli di infiammazione nel corpo.

Questo perché alcuni metodi di cottura ad alto calore, inclusa la frittura, possono aumentare la produzione di composti nocivi come i prodotti finali della glicazione avanzata (AGE), che possono guidare l’infiammazione e contribuire alle malattie croniche [17],[18],[19] .

La frittura può anche aumentare la quantità di grassi trans negli oli da cucina, che possono anche promuovere l’infiammazione [20],[21],[22].

Alcune ricerche suggeriscono che i cibi fritti possono influenzare la composizione del microbioma intestinale, che potrebbe aumentare i livelli di infiammazione[23],[24].

Inoltre, altri studi hanno scoperto che il consumo di cibi fritti può essere associato ad un aumentato rischio di sviluppare e morire di malattie cardiache [25],[26].

 

3.CARBOIDRATI RAFFINATI

Sebbene i carboidrati abbiano avuto una cattiva reputazione, molti cibi ricchi di carboidrati sono altamente nutrienti e possono adattarsi a una dieta completa. Tuttavia, mangiare quantità eccessive di carboidrati raffinati può favorire l’infiammazione [27],[28],[29].

Ai carboidrati raffinati è stata rimossa la maggior parte della loro fibra. La fibra favorisce la pienezza, migliora il controllo della glicemia e nutre i batteri benefici nell’intestino [30].

I ricercatori suggeriscono che i carboidrati raffinati nella dieta moderna possono incoraggiare la crescita di batteri intestinali infiammatori che possono aumentare il rischio di obesità e malattie infiammatorie intestinali [31],[32].

I carboidrati raffinati hanno un indice glicemico (IG) più elevato rispetto a quelli non trasformati. Gli alimenti ad alto indice glicemico aumentano la glicemia più rapidamente rispetto agli alimenti a basso indice glicemico [33].

In uno studio, bambini e adolescenti con fibrosi cistica che hanno seguito una dieta a basso indice glicemico per 3 mesi hanno sperimentato riduzioni significative dei marcatori di infiammazione rispetto a un gruppo di controllo [34].

Un’altra revisione ha avuto risultati simili, riportando che una dieta a basso indice glicemico potrebbe ridurre i livelli di interleuchina-6, un marker di infiammazione, in modo più efficace rispetto a una dieta ad alto indice glicemico nelle persone con diabete [35].

I carboidrati raffinati si trovano in caramelle, pane, pasta, pasticcini, alcuni cereali, biscotti, torte, bibite zuccherate e in tutti gli alimenti trasformati che contengono zucchero o farina aggiunti.

 

4.ECCESSO DI ALCOL

Un consumo moderato di vino, come abbiamo detto, può fornire alcuni benefici per la salute [36]Tuttavia, dosi maggiori portano a gravi problemi.

In uno studio del 2010, i livelli di proteina C-reattiva (CRP), un marker di infiammazione, sono aumentati nelle persone che consumavano alcol.

Coloro che bevevano più di due drink al giorno avevano i livelli di CRP più alti[37].

Le persone che bevono molto possono sviluppare problemi con le tossine batteriche che si spostano dal colon e nel corpo.

Questa condizione, spesso chiamata “intestino permeabile“, può provocare un’infiammazione diffusa che porta a danni agli organi [38].

Per evitare problemi di salute legati all’alcol, l’assunzione dovrebbe essere limitata a due drink standard al giorno per i maschi e uno per le femmine [39].

 

5.CARNI COTTE AD ALTE TEMPERATURE

Il consumo di carni cotte ad alte temperature, comprese carni lavorate come pancetta, salsiccia, prosciutto e carne affumicata, è associato ad un aumentato rischio di malattie cardiache, diabete e alcuni tipi di cancro [40],[41],[42].

Altri metodi di cottura ad alta temperatura includono grigliare, grigliare, arrostire, friggere, tostare e scottare.

La cottura delle carni ad alte temperature porta alla formazione di composti infiammatori noti come AGE [43],[44].

Oltre a promuovere l’infiammazione, si ritiene che gli AGE contribuiscano anche a condizioni croniche come malattie cardiache, cancro, sindrome metabolica e diabete di tipo II [45].

È interessante notare che la marinatura delle carni in soluzioni acide, come succo di limone o aceto, prima di grigliare o arrostire può ridurre della metà la quantità di AGE[46].AGE è cuocere le carni per periodi di tempo più brevi e optare per metodi di cottura a calore umido, tra cui bollitura, cottura a vapore, o stufatura.

Naturalmente questo non è un elenco esaustivo dei cibi pericolosi, ma comprende sicuramente le sostanze peggiori. Per approfondire questi argomenti puoi leggere queste pagine.

LA DIETA ANTINFIAMMATORIA

COSA E’ L’ INFIAMMAZIONE? COME ELIMINARLA?

INFIAMMAZIONE E ZONA

BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA

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[11] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25965509/

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[13] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31375034/

[14]  https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26487451/

[15] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26338891/

[16] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33312070/

[17] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7254282/

[18] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25259686/

[19] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7104326/

[20] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26483890/

[21] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27374582/

[22] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7231579/

[23] The Association of Fried Meat Consumption With the Gut Microbiota and Fecal Metabolites and Its Impact on Glucose Homoeostasis, Intestinal Endotoxin Levels, and Systemic Inflammation: A Randomized Controlled-Feeding Trial – PubMed (nih.gov)

[24] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8740929/

[25] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33468573/

[26] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6342269/

[27] High-refined carbohydrate diet consumption induces neuroinflammation and anxiety-like behavior in mice – PubMed (nih.gov)

[28] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25581832/

[29] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6139832/

[30] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7589116/

[31] Dietary Patterns and Gut Microbiota Changes in Inflammatory Bowel Disease: Current Insights and Future Challenges – PubMed (nih.gov)

[32] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25581832/

[33] Glycemic Index (GI) or Glycemic Load (GL) and Dietary Interventions for Optimizing Postprandial Hyperglycemia in Patients with T2 Diabetes: A Review – PMC (nih.gov)

[34] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32540806/

[35] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31336986/

[36] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7020057/

[37] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20083478/

[38] Intestinal dysbiosis and permeability: the yin and yang in alcohol dependence and alcoholic liver disease – PubMed (nih.gov)

[39]https://www.rethinkingdrinking.niaaa.nih.gov/how-much-is-too-much/what-counts-as-a-drink/whats-a-standard-drink.aspx

[40] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33787869/

[41] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34682532/

[42] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34455534/

[43] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32545555/

[44] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4648888/

[45] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6600625/

[46] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3704564/

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Se una situazione di infiammazione cronica e magari strisciante, come abbiamo visto nella pagina COSA E’ L’ INFIAMMAZIONE? COME ELIMINARLA?    minaccia la nostra salute, vediamo in questa e nelle pagine successive collegate cosa possiamo fare. 

In particolare in questa pagina si parla di :

  • CIBI DA EVITARE
  • CIBI DA MANGIARE
  • MENU DI ESEMPIO DI UN GIORNO
  • ALTRI CONSIGLI UTILI
  • VANTAGGI DI UNO STILE DI VITA ANTINFIAMMATORIO

 

 

CIBI DA EVITARE

Alcuni alimenti sono associati a un aumentato rischio di infiammazione cronica. Diventa fondamentale cominciare a considerare l’idea di ridurre al minimo o in molti casi di eliminare una serie di alimenti di seguito elencati:

Bevande zuccherate: Bevande zuccherate e succhi di frutta confezionati

Carboidrati raffinati: pane bianco, pasta bianca, riso bianco ecc.

Dolci: biscotti, caramelle, torte e gelati —attenzione, presto molti di questi alimenti conterranno FARINA PROTEICA cioè insetti macinati con le loro feci, sostanza tossica da evitare

Carne lavorata: hot dog, mortadella, salsicce, ecc.

Snack trasformati: cracker, patatine e salatini

Alcuni oli: semi trasformati e oli vegetali come olio di palma e olio di mais

Alcol: consumo eccessivo di alcol

 

CIBI DA MANGIARE

Pur non avendo la pretesa della completezza, i seguenti sono alcuni degli alimenti più antinfiammatori che si possono mangiare e che non dovrebbero mai mancare a tavola:

Verdure: broccoli, cavoli, cavoletti di Bruxelles, cavolfiori, cavolo verza ecc.

Frutta: frutti particolarmente colorati come mirtilli, melograni, uva fragole, more, lamponi, ciliegie, limoni

Frutta ricca di grassi: avocado e olive

Grassi sani: olio d’oliva e olio di avocado

Pesce grasso: salmone -non di allevamento-, sardine, aringhe, sgombri e acciughe

Frutta a guscio: mandorle, noci, pistacchi, pinoli, nocciole e altra frutta a guscio

Peperoni: peperoni e peperoncini

Cioccolato: Cioccolato fondente a bassissimo contenuto di zucchero

Spezie: curcuma, fieno greco, cannella, origano, salvia, basilico, rosmarino ecc.

Aglio fresco [1],[2],[3],[4],[5]

Pomodoro e suoi concentrati [6],[7]

Tè: Tè verde[8],[9],[10],[11]

Vino rosso: gli studi suggeriscono che un composto chiamato resveratrolo nel vino ha proprietà antinfiammatorie e può giovare alla salute. Naturalmente da usare con moderazione[12].

 

MENU DI ESEMPIO DI UN GIORNO

È più facile attenersi a una dieta quando si ha un piano. Ecco un ottimo menu di esempio per iniziare, con una giornata di pasti antinfiammatori.

Naturalmente si tratta solo di indicazioni qualitative e non quantitative dato che le quantità dipendono da molte variabili legate alla propria struttura fisica ed all’attività svolta.

Per le dosi ci rifacciamo alla dieta Zona ed al metodo dei Blocchi:

Prima colazione

Frittata di uova con funghi e carote, cotta in olio d’oliva

Ciliegie o fragole

Tè verde e/o acqua

Pranzo

Salmone alla griglia su letto di verdure miste con olio d’oliva e aceto

Lamponi, guarniti con yogurt greco e noci pecan tritate

Tè freddo non zuccherato, acqua

Merenda

Misto di verdure con tonno in scatola

Cena

Pollo al curry con patate dolci, cavolfiore e broccoli

Vino rosso (non oltre mezzo bicchiere)

Cioccolato fondente (preferibilmente almeno l’80% di cacao)

 

ALTRI CONSIGLI UTILI

Una volta organizzato in menu salutare, assicurarsi di incorporare queste altre buone abitudini di uno stile di vita antinfiammatorio:

Integratori: alcuni integratori possono ridurre l’infiammazione, tra cui l’olio di pesce Omega-3 [13] e la curcumina [14].

Molto utile è assumere un mezzo cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro con un goccio di olio d’oliva

Esercizio fisico regolare: l‘esercizio fisico può ridurre i marker infiammatori e il rischio di malattie croniche [15].

Sonno:  Fondamentale è dormire a sufficienza. I ricercatori hanno scoperto che una notte di sonno scadente aumenta l’infiammazione [16],[17].

 

VANTAGGI DI UNO STILE DI VITA ANTINFIAMMATORIO

Una dieta antinfiammatoria associata, come abbiamo sopra detto, all’esercizio fisico e a un buon sonno fornisce molti vantaggi:

-Miglioramento dei sintomi di artrite, malattia infiammatoria intestinale, lupus e altri disturbi autoimmuni [18],[19],[20].

-Diminuzione del rischio di obesità, malattie cardiache, diabete, depressione, cancro e altre malattie [21], [22],[23],[24],[25].

-Riduzione dei marcatori infiammatori nel sangue [26].

-Migliori livelli di zucchero nel sangue, colesterolo e trigliceridi [27],[28].

-Miglioramento dell’energia e dell’umore [29],[30].

 

Articoli collegati

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INFIAMMAZIONE E  ZONA

 

BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA

[1]https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ptr.5637

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[6] Giovannucci E.(1999).Tomatoes, Tomato-Based Products, Lycopene, and Cancer: Review of the Epidemiologic Literature  JNCI: Jnl of National Cancer Institute Volume 91, Issue 4 Pp. 317-331

[7] Karas M.,et al.(2009 pub. online).Lycopene Interferes With Cell Cycle Progression and Insulin-Like Growth Factor I Signaling in Mammary Cancer Cells. Nutrition and Cancer, Volume 36, Issue 1, 2000

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