Dimagrire con Proteine magre e Carboidrati a basso carico glicemico
Come fare a dimagrire davvero senza ingrassare di nuovo subito dopo: Se hai davvero bisogno di dimagrire e ti interessa conoscere il metodo per farlo, senza confonderti con i metodi tanto clamorosi quanto falsi, ti consiglio di leggere questo articolo dove ho cercato di sintetizzare, in modo semplice e pratico, lo stato attuale delle conoscenze in proposito e quindi cosa puoi realmente fare per raggiungere il tuo obiettivo.

Nel dettaglio andremo a vedere:
- Perché si ingrassa
- Cosa ci dice questo studio
- Cosa succede cambiando alimentazione
- Il ruolo dell’Indice Glicemico degli alimenti
- Quali indicazioni troviamo
Perché si ingrassa.
Sappiamo ormai in modo chiaro che non è solo l’eccesso calorico a stimolare l’aumento del grasso corporeo.

Questo solo fatto rende inutili se non pericolose le diete dimagranti ipocaloriche tanto reclamizzate.
Uno studio recente della Harvard School of Medicine di Boston, diretto da David Ludwig e Walter Willet ha dimostrato come l’ingrassare è soprattutto legato alla scelta della tipologia delle Proteine e dei Carboidrati – a elevato Indice e Carico Glicemico – che entrano nella composizione dei pasti e la loro combinazione.
Lo studio è molto interessante anche se chi segue la Zona già conosce queste cose.
Cosa ci dice questo studio.
Le corrette linee guida nutrizionali provenienti da questo studio suggeriscono di variare le fonti alimentari di Proteine, preferendo quelle magre, e di abbinare Carboidrati a carico glicemico ridotto per mantenere nel tempo un miglior controllo ponderale.
Queste indicazioni hanno molta affinità con quelle della dieta Zona, che consiglia di mantenere l’equilibrio tra Proteine e Grassi per controllare il peso corporeo e il benessere dell’organismo.
Cosa succede cambiando alimentazione.
Lo studio citato aveva lo scopo di comprendere quali cambiamenti avvengono in soggetti che modificano la loro alimentazione, variando e riducendo le fonte di Proteine.
I ricercatori hanno valutato i dati di tre studi americani, il Nurses’ Health Study, il Nurses’ Health Study II e l’Health Professionals Follow-Up Study, per un totale di 120.784 partecipanti su un periodo di 4 anni e sono stati osservati i cambiamenti del peso con un follow up di 16-24 anni.

Il ruolo dell’Indice Glicemico degli alimenti.
Secondo lo studio, quando i cibi proteici vengono sostituiti da altri cibi non proteici, prevalentemente da Carboidrati (pane, pasta, pizza, focacce, snack e bevande zuccherate) si assiste a un aumento dell’Indice e del Carico Glicemico dei pasti, associato a un aumento del peso corporeo.
Ogni aumento di 50 unità di Carico Glicemico porta ad un aumento di 0,4 kg nel periodo testato.
In particolare i ricercatori definiscono come Obesogenico il consumo di carne con pane bianco, riso brillato, patate (alimenti ad alto Carico Glicemico).
L’assunzione con cereali raffinati o zucchero sembra invece ridurre anche l’effetto protettivo di pesce, crostacei e molluschi, o di yogurt, che sono risultati associati ad un migliore controllo del peso nel tempo insieme a frutta secca, pollo senza pelle e formaggio magro.
Quali indicazioni troviamo.
La valutazione della tipologia degli alimenti di origine proteica non ha evidenziato relazioni col peso per il consumo di latte, legumi, arachidi e uova, a meno che non venissero consumati insieme a cibi con alto carico glicemico.
Vi era un’associazione tra l’aumento del peso corporeo e il consumo regolare di carni rosse, pollo con la pelle e formaggio non magro.
Le indicazioni che ci giungono da questo studio sono quindi chiare.
Associare sempre Proteine magre con Carboidrati a basso Indice Glicemico, come da sempre sostenuto dalla Zona.