La tua dieta Zona personalizzata costa solo 50 euro, fai il Test adesso
Dieta Crudista
Si sente sempre più spesso parlare di Dieta Crudista o del Raw Food. Forse la diffusione di questo stile alimentare, che va molto di moda negli USA, dipende dalla sua popolarità tra le celebrità di Hollywood, che non necessariamente possono essere considerate delle esperte in Nutrizione.
Il successo della Dieta Crudista è riconducibile soprattutto ad una presunta azione anti-età (anti-aging) degli alimenti crudi e dalla affermazione dell’idea secondo cui l’alimentazione umana è all’origine cruda e tale deve rimanere, in quanto il calore usato per la cottura sarebbe un’innovazione recente, di scarsa utilità o addirittura di dubbia salubrità.
In definitiva la Dieta Crudista è un regime alimentare naturista che si basa su un unico principio, cioè nel non cuocere il cibo. Potrebbe quindi essere adottata anche da chi segue la Zona nel rispetto del rapporto 40/30/30.
Le origini possono essere trovate nel “Vangelo della Pace”, testo sacro appartenente al ceppo ebraico degli Esseni, ma ne parla anche Gandhi, nel suo ultimo libro del 1949, “Regime e riforma alimentare” anche se non va dimenticata l’opera di medici “indipendenti o naturisti” come H.M. Shelton.
Francamente ho sempre diffidato di indicazioni alimentari che traggano origine da fedi religiose o politiche o comunque da ideologie e non da studi scientifici.
Secondo il Crudismo l’uso del fuoco in cucina inibisce la percezione della sazietà, induce un’eccessiva palatabilità (i cibi cioè sono troppo gustosi) e rende i cibi morbidi, rendendoli poco naturali.
Con la cottura avviene la distruzione vitaminica, enzimatica, dei fattori di crescita e la coagulazione delle proteine.
Gli alimenti di base del Crudismo sono la frutta, la verdura e semi e frutta secca a guscio, anche se esistono vari tipi di crudismo:
I Crudisti onnivori consumano frutta cruda, verdura cruda, miele e prodotti animali e di derivazione animale, anch’essi crudi. La carne cruda dovrebbe derivare da animali allevati allo stato brado o da selvaggina.
Ad esempio, sono ammessi carni, pesci, uova, burro, kefir ecc. (particolarmente rischiosa appare l’assunzione di pesce crudo).
I Crudisti vegetariani consumano sia frutta e verdura cruda, sia prodotti di derivazione animale, purché crudi (comprese ad esempio le uova, la panna vaccina, il burro animale ecc.), evitando però carne e pesce.
I Crudisti vegani ammettono solo alimenti di origine vegetale.
I Crudisti Fruttariani, infine, si nutrono esclusivamente di frutta, meglio se matura e biologica.
Nella dieta Crudista gli alimenti possono essere assunti sottoforma di frullato, centrifugato, purea, pezzi o succo, e possono essere sottoposti a disidratazione, germinazione o marinatura ed essere essiccati alla temperatura massima di 42°C.
In tutti questi modi, il cibo conserva al meglio le proprietà nutritive di cui è composto e, nel caso della germinazione, si arricchisce di maggiori sostanza nutritive.
Secondo la Dieta Crudista il superamento dei 42°C comprometterebbe i nutrienti, le vitamine, i Sali minerali e gli enzimi presenti nel cibo.
I vantaggi di questa alimentazione dovrebbero essere una introduzione abbondante di antiossidanti nella dieta. In questo modo viene sfruttato al meglio l’effetto anti-aging delle sostanze presenti negli alimenti.
Ci sarebbe anche una costante sensazione di sazietà, fornita dalle fibre presenti negli alimenti, una percezione di contatto diretto con la natura e benessere, una disintossicazione dell’organismo e nel complesso una dieta ipocalorica, veloce, economica.
Se da una parte la dieta Crudista porta ad un utile aumento nel consumo di frutta e verdura, dall’altro porta alla pratica eliminazione di vari alimenti come patate, bietole, castagne o ai legumi essiccati. Pare inoltre che la dieta Crudista induca spesso reazioni intestinali avverse, come tensione addominale, meteorismo e flatulenza.
Per quanto poi riguarda i Crudisti che consumano anche prodotti di origine animale, si pone anche un grave problema di tipo igienico sanitario, data la presenza inevitabile di:
-
parassiti (Entamoeba histolytica/dispar, Giardia lamblia, Trichuris trichiura, Strongyloides stercoralis, Ancylostoma duodenale, Ascaris lumbricoides, Hymenolepis nana, Taenia solium, Taenia saginata, Echinococcus granulosus, Enterobius vermicularis, Anisakis sp. nel pesce)
-
muffe (Aspergillus, Penicillium, Fusarium, Alternaria)
-
batteri (Clostridium botulinum e perfringens, Bacillus Cereus, Salmonella typhi e paratiphi, Staffilococcus aureus ecc.)