CUCINARE LO SGOMBRO
FONTE OTTIMALE DI OMEGA-3
Lo Sgombro (Scomber scombrus) o Lacerto o Maccarello, è uno dei pesci azzurri più apprezzati per la combinazione prezzo basso/ricco corredo nutrizionale, a tal punto da aver rischiato l’estinzione. Oltre che buono e ricchissimo di principi nutritivi, è anche semplice da cucinare e reperibile in ogni forma: fresco, congelato e conservato sott’olio. Da sempre consigliato dai Nutrizionisti, in particolare per la ricchezza dei benefici Omega-3.
Come tutti i pesci, lo Sgombro è soggetto a un rapido deterioramento e saper riconoscere un esemplare fresco da uno pescato, magari già da qualche giorno, è fondamentale per goderne appieno sapore e benefici.
Il colore deve sempre essere vivo e lucente, anche una buona elasticità del mantello è sintomo di freschezza. Così come la pelle soda senza tracce di flaccidità.
Gli occhi sono un’altra spia di freschezza: devono essere lucidi e trasparenti e non opachi o infossati. Le branchie devono avere un colore rosso vivo.
Attenzione quando il prodotto è già pulito o venduto senza la testa, dato che questa è la prima parte a deteriorarsi e per questo viene spesso eliminata.
CUCINARE LO SGOMBRO
Essendo privo di squame, lo Sgombro è più semplice da pulire di altri pesci, caratteristica che ne rende veloce la preparazione.
Per cucinare lo sgombro, eliminate viscere e pinne lo Sgombro è pronto per la cottura.
Il metodo più semplice di prepararlo, metodo decisamente “Mediterraneo”, è quello di separare i due filetti, (a volte si trovano anche già pronti), e dopo averlo unto di olio di oliva e cosparso di origano in polvere, metterlo per pochissimi minuti in un tegame con poco olio ad una temperatura non troppo elevata
Se invece volete prepararlo sott’olio è necessario privarlo anche della pelle oltre che delle lische impiegando una pinzetta da cucina.
Un procedimento che si può eseguire anche dopo la fase di cottura visto che la carne, resa morbida dalla lunga esposizione al calore, cede più facilmente le spine rimaste.
Naturalmente lo Sgombro si presta anche a ricette più fantasiose, ma anche questi due modi di cucinarlo permettono di usufruirne in modo gustoso e semplice
È sempre bene consumare lo sgombro cotto, come d’altronde tutti i pesci, per evitare il rischio Anisakis, un parassita dei pesci e che se ingerito dall’uomo può causare nausea, vomito, asma, allergie, e accidenti più seri.
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