Cipolla .Cibi per la Zona Mediterranea

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Dott. Gabriele Buracchi

Dott. Gabriele Buracchi

Dottore Nutrizionista, Biologo, Psicologo

Cipolla. Un alimento irrinunciabile della Zona Mediterranea

 

La Cipolla (cipollaAllium cepa) appartenente alla famiglia delle Liliaceae insieme al­l’aglio, allo scalogno e al porro, è uno dei vegetali commestibili più antichi. I Persiani furono forse i primi a far nascere le cipolle nelle loro terre, anche se solo per scopi religiosi, ri­tenendola una pianta sacra. Furono gli Egizi, i Greci ed i Romani a introdurla per primi come alimento a tavola. A buon diritto parliamo quindi di un alimento davvero Mediterraneo.

I Romani la chia­mavano cepa o con il diminutivo cepulla, da cui deriva la nostra Cipolla. La Cipolla oggi viene colti­vata e non c’è zona del mondo che non la conosca. In Italia ne vengono coltivate numerose qualità che differiscono tra loro per forma, colore, dimensione e sapore. Possono essere ton­deggianti, appiattite, globose o a forma di trottola. I colori della tunica che ricopre il bulbo sono il bianco, il biondo o il violaceo. Ciò che le differenzia più significativamente sta nell’epoca di raccolta: distinguiamo così cipolle primaverili-estive e cipolle au­tunnali-invernali. Alcune varietà possono essere raccolte e con­sumate a maturazione incompleta (cipollotti e cipolline) dal sapore più delicato.

Valori nutrizionali (per 100 g di parte edibile). Energia 26.0 kcal.

Parte edibile 83%   Acqua 92.1g   Proteine 1.0g   Lipidi TOT 0.1g   Carboidrati TOT 5.7g

L’Indice Glicemico della Cipolla è pari a 15, praticamente irrilevante. In base alle tabelle della Zona un blocchetto o miniblocco di C di cipolle è pari a 160g. Considerando l’Indice Glicemico e le calorie totali, non ci si deve preoccupare troppo delle dosi.

Le cipolle: ipoglicemizzanti, ipotensivanti e diuretiche. cipolle bianche

Le cipolle sono un alimento con vaste indicazioni curative e preventive. Forse non brillano per il contenuto minerale e vitaminico, ma comunque contengono Vitamina A, C e complesso B, calcio, ferro, fosforo, iodio, potassio, silicio, sodio e zolfo. Presentano caratteristiche che le rendono simili all’altro loro più potente confratello, l’aglio. Sono dotate di azione antinfiammatoria e depurativa per la pre­senza di composti solforati, enzimi e bioflavonoidi (quercetina) che aiuta nella  prevenzione nei confronti del cancro. Infatti il suo consumo frequente risulta essere ottimale per ridurre drasticamente  il rischio di contrarre tumori all’intestino.

Hanno un’azione antibiotica e antiparassitaria. Combattono gli eccessi di zucchero e di colesterolo nel sangue. La loro attività ipoglicerizzante è dovuta alla glucochinina, un ormone vegetale, quella ipotensiva e quella diuretica ne fanno anche un insuperabile complemento nelle diete e depurative per i soggetti in sovrappeso.

Hanno effetti positivi a livello intestinale, bloccando lo sviluppo batterico e i processi putrefattivi. Le è riconosciuto anche un effetto espettorante e un’azione decongestionante sulla mucosa delle prime vie aeree (faringo-tonsilliti). Possiedono un valida azione antianemica.

Possono essere causa di peggiora­mento in caso di gastriti e ulcere gastroduodenali. La presenza di composti solforati è responsabile del loro fasti­dioso effetto lacrimogeno. Poiché si tratta di sostanze volatili è possibile evitare tale effetto, tagliandole dopo averle tenute in frigorifero. Inoltre, tagliate a fettine sottili e lasciate in acqua per 12 ore, diventano assolutamente digeribili.

Le cipolle in cucina.cipolle-bianche

La prima regola per chi desidera mangiare o cucinare le cipolle, ma teme l’odore acuto che rimane nelle mani e nel cibo stesso, è di usare il sedano.

Non solo crude insieme ad esso le cipolle perdono l’asprezza e il loro odore forte, e cotte insieme risultano molto più dolci, ma in entrambi i casi sono anche più digeribili. Per le mani, basta strofinarle con foglie di sedano crudo perché ogni odore svanisca.

L’impiego delle cipolle in cucina è talmente vasto che sarebbe difficile passare in rassegna tutte le ricette. Sono forse la verdura più diffusa e utilizzata nel mondo. Come condimento entrano in una infinità di cibi. Servono ad aromatizzare salse. Fresche sono un complemento di molti tipi di insalate.

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Sui cibi per la Zona Mediterranea o Italiana: 

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