
Cosa è l’Allergia al Nichel?
Capita sempre più spesso che molte persone scoprano di essere allergiche al Nichel (Ni), elemento ferromagnetico conosciuto ed utilizzato fino dall’ antichità. Premesso che l’allergia a questo metallo può essere accertata tramite apposito esame da eseguire in laboratorio d’analisi attrezzato, va anche detto che molto speso le persone finiscono con l’accorgersi da sole di questa allergia, quando è da contatto, per le reazioni cutanee cui vanno incontro ad esempio indossando bigiotteria che spesso contiene nichel.
Questa reazione non significa, però, che ci sia necessariamente anche una allergia alimentare, anche se potrebbe essere un motivo per sospettarlo. L’intensità delle reazioni all’interno della popolazione considerata allergica (le statistiche parlano di un’incidenza intorno al 10%), è comunque variabile in funzione del grado di allergia al nichel. In breve, il sistema immunitario degli individui allergici reagisce al nichel – anche in base a fattori genetici che giustificano un certo grado di familiarità per la patologia – scatenando una reazione più o meno severa.
Il metallo viene infatti riconosciuto come un qualche cosa di estraneo, come può succedere con una scheggia o con un microrganismo patogeno e, come tale, viene attaccato tramite una reazione infiammatoria caratterizzata dal forte rilascio di istamina da parte dei mastociti.
Per accertare l’allergia viene utilizzato il Patch Test: sulla parte alta del dorso del paziente si applicano dei piccoli cerotti contenenti dosi molto ridotte delle sostanze allergeniche sospette.
A distanza di 48-72 ore si valuta la reazione cutanea locale; se la rimozione del cerottino contenente nichel lascia sotto di sé una chiazzetta di cute infiammata, la diagnosi di allergia al nichel è positiva
Naturalmente, prima di prendere iniziative che possono essere semplicemente immotivate, se si hanno solo dei sospetti è bene rivolgersi al proprio medico che deciderà il da farsi.
Di seguito alcune precauzioni da prendere se questa allergia venisse effettivamente accertata.
Alimenti permessi.
Pollame ed ogni tipo di carne, pesce (ad esclusione delle aringhe), uova, latte, burro, margarina, formaggi, una patata (grandezza media) al giorno.
Sono permesse piccole quantità di: cavolfiore, cavolo, lattuga, carote, riso raffinato, farina (non di grano tenero), marmellata, vino, birra, caffè, frutta fresca escluse le pere.
Alimenti proibiti.

Cibi in scatola, aringhe, ostriche, fagioli, asparagi, cipolle, spinaci, pomodori, piselli, funghi, granturco, farina di grano intero, pere sia fresche che cotte, rabarbaro, thè, cacao, cioccolato, lievito in polvere, noccioline.
Ricordare che il nichel è usato come catalizzatore per la produzione di acidi grassi idrogenati, comunemente usati nei cibi che si comprano nei Fast Food e si trovano molto spesso in snack e merendine confezionate, che sono quindi da evitare assolutamente.
Alimenti di cui e consentito un consumo limitato.
Formaggi fermentati, bevande fermentate, crauti, insaccati, di maiale, e di bue, fegato di maiale, tonno, bottarga ed alici in scatola, carni, pesce surgelato fresco, crostacei e frutti di mare.
INOLTRE……………
Evitare cibi in scatola, l’uso di pentole smaltate, in teflon o alluminio: usare esclusivamente vetro o acciaio inox al 100% che non creano problemi di allergie.

In chi è allergico al nichel con dermatite in atto o con orticaria, l’assunzione con gli alimenti di questa sostanza può aggravare la dermatite o essere responsabile dell’orticaria.
Ricordarsi che il nichel è uno dei metalli più comuni nell’ambiente: è normalmente presente nell’abbigliamento (cerniere lampo, asole…), oggetti di bigiotteria, bracciali, casse dì orologio, chiavi, accendini, parti metalliche degli occhiali, monete, targhette di identificazione, manici degli ombrelli, utensili da cucina, forbici, aghi e ditali, fermacarte, sedie di metallo, maniglie di porte, rubinetti, contenitori metallici dei rossetti, strumenti medici ed odontoiatrici, fibbie dì valigie, cinturini degli orologi, fili elettrici.
Sarebbe utile ed importante sostituire questi oggetti con analoghi oggetti in plastica, velcro, metalli nobili, ricordando però che l’argento, l’oro bianco, l’oro giallo a 14 carati e il platino possono contenere nichel in percentuali variabili a seconda della purezza della lega.
Il nichel può essere contenuto in molti oggetti sottoposti a cromatura, è anche presente nei coloranti per oggetti di vetro, stoviglie di terracotta e porcellana.
Il nichel è utilizzato come mordente nei processi di tintura e stampa di tessuti e carta da parati, nei liquidi e nelle matrici per fotocopiatrici. Negli agenti candeggianti, nei detergenti e nelle tinture per capelli; nei colori, smalti e nei prodotti da oli minerali, nei fertilizzanti chimici, nel cemento e nei cosmetici per gli occhi.