Latte e Grano. Gli alimenti influenzano la psiche.
Esistono studi, purtroppo non ancora abbastanza sistematici, che evidenziano come ci possano essere altri disturbi psicologici (rispetto all’ADHD di cui abbiamo parlato nella pagina precedente) che, almeno in parte, possono essere almeno favoriti, in soggetti più sensibili, da alcuni alimenti. Ci limitiamo ad elencarne alcuni.
L’introduzione massiccia dei cereali nell’alimentazione umana e quella del latte nell’alimentazione dell’adulto, è avvenuta con l’avvento dell’agricoltura e della domesticazione animale da dieci a quindicimila anni fa, un periodo molto breve da un punto di vista evolutivo in rapporto a quello della presenza dell’uomo sulla terra (da due milioni e mezzo, a cinque milioni e più di anni).
Da queste considerazioni nascono le giuste critiche degli assertori della dieta Paleolitica.
Questa è presumibilmente la causa di molti problemi legati al fatto che il nostro apparato digerente non è ancora ben adattato ad alcuni alimenti “nuovi” come i latticini o le graminacee.
Specialmente per quanto riguarda i latticini, dobbiamo tenere presente che siamo l’unica specie animale che continua a bere latte e derivati anche dopo lo svezzamento. Notiamo inoltre che facciamo consumo di latte di altre specie, soprattutto latte vaccino, e non certo di latte materno.
Oppiodi nel latte e nel grano.
Droghe derivate dall’oppio come la morfina e l’eroina, sono attive nell’uomo perché “mimano” gli effetti di sostanze prodotte dall’ organismo stesso per controllare il dolore e la fatica.
Si tratta delle endorfine e delle encefaline per le quali esistono appositi recettori nel nostro sistema nervoso centrale. Nel 1979 venne isolata nel latte vaccino una sostanza oppioide: la ß casomorfina prodotta dalla lisi della ß caseina del latte.
Successivamente sono state determinate anche altre casomorfine, tutte peptidi costituiti da sette aminoacidi.
Alcune casomorfine di origine bovina hanno un’azione analgesica superiore a quella della stessa morfina. Le casomorfine provenienti dal latte di vacca sono più attive di quelle provenienti dal latte umano. Negli idrolisati del glutine, proteina presente soprattutto nei grani duri, sono presenti le exorfine (o gliadorfine), peptidi con azione simile a quella degli oppioidi. Si ritiene che le endorfine alimentari possono agire in individui suscettibili direttamente od indirettamente a livello cerebrale causando od incrementando sintomi psichici preesistenti. N.B. la struttura aminoacidica di casomorfina e gliadorfina è simile (Vedi tabella 1)
Livelli elevati di queste sostanze sono stati trovati anche in bambini affetti da autismo, oltre che in pazienti schizofrenici. Pazienti schizofrenici alimentati con diete prive di cereali e di derivati della caseina totali e persistenti, avevano precoci miglioramenti rispetto ai gruppi di controllo. Gli stessi andavano incontro a ricadute se rialimentati con queste sostanze. (Si tratta logicamente di piccole percentuali, ma questi fatti meriterebbero certo studi più approfonditi). Glutine e caseina non agiscono secondo la legge del tutto o nulla; in rapporto ad una ancora poco nota “predisposizione” individuale, è probabile che accanto a forme manifeste di disturbo psichico ne esistano anche di subcliniche indotte o almeno facilitate da queste sostanze.