Cibo Spazzatura (o Junk Food): Come Riuscire a Resistere

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Dott. Gabriele Buracchi

Dott. Gabriele Buracchi

Dottore Nutrizionista, Biologo, Psicologo

Cibo spazzatura. Se lo conosci lo eviti.

 

Correva l’anno 1972 quando Michael F. Jacobson, microbiologo americano, coniò i due termini “Junk Food”, ovvero cibo spazzatura e  “Empty Calories”, ovvero calorie vuote.

Attenti al Junk Food
                       Attenti al Junk Food

Probabilmente non immaginava il successo che i due termini e in particolare il primo avrebbero avuto nel mondo e probabilmente non immaginava neppure l’aumento esponenziale che la produzione e il consumo di cibo spazzatura avrebbe avuto nel tempo.

Già da allora, tuttavia, egli proponeva che il cibo spazzatura portasse obbligatoriamente delle etichette che ne illustrassero i danni per la salute. Niente di diverso da quello che avviene oggi per le sigarette, dato che in molti casi gli effetti sulla salute non sono meno gravi.

Purtroppo nulla è stato fatto in questo senso e l’aumento dell’obesità a livello planetario lo testimonia. E non si tratta solo dell’obesità e delle sue conseguenze ben note sulla salute.

Cosa è il cibo spazzatura ?

Con questo termine si indica un’ampia varietà di prodotti alimentari che apportano solo calorie senza contenere elementi nutritivi, da qui l’altra definizione di calorie vuote.

Vengono così indicati anche prodotti che, pur contenendo principi nutritivi, sono da considerare insalubri per la presenza di additivi o altre sostanze dannose all’organismo.

Caratteristiche che classificano un prodotto alimentare come cibo spazzatura:

cibo spazzatura
              Cibo spazzatura. Se lo conosci lo eviti.
    • Elevato contenuto in zucchero, solitamente saccarosio

    • Presenza di farina bianca, quindi estremamente raffinata

    • Presenza di un’elevata percentuale di grassi saturi e, spesso, di grassi idrogenati o trans

    • Rapporti tra i tre nutrienti, Carboidrati, Proteine e Grassi, estremamente squilibrati a favore dei carboidrati e/o dei grassi,di solito saturi se non idrogenati

    • Frequentissima presenza di sale o magari del famigerato glutammato monosodico, di solito in dosi elevate, di coloranti e altri additivi chimici

    • A volte al posto dello zucchero presenza di dolcificanti artificiali cancerogeni.

Si tratta quindi di prodotti carenti di Proteine, di Vitamine e di Fibre. Hanno di solito prezzo unitario piuttosto basso ma, grazie al loro bassissimo costo di produzione dovuto alla infima qualità delle materie prime, assicurano ampi profitti.

Se però si calcola il prezzo al chilo, come si fa normalmente con gli alimenti normali, ci si accorge che questo è elevatissimo.

Complessivamente sotto questa voce troviamo le merendine e gli snack dolci o salati distribuiti dalle più importanti industrie italiane e straniere, i prodotti di fast food, le bibite gassate.

Il consumo di questi prodotti, il cibo spazzatura, porta all’insorgere e/o all’aggravarsi di molti e gravi problemi di salute. Solo per citarne alcuni ricordiamo l’obesità, il diabete di tipo II, i disturbi cardiocircolatori, alcune forme di tumore, le carie dentarie, ma anche disturbi di tipo psichiatrico come il Disturbo da iperattività/deficit d’attenzione, disturbi dell’umore e vari disturbi neurologici.

Il cibo spazzatura, proprio per l’elevato apporto calorico in relazione al peso (identificabile dalle chilocalorie  per 100 grammi ), apporto dovuto all’ elevato contenuto in saccarosio o in altri zuccheri veloci (come lo sciroppo di glucosio e all’ uso di farina bianca) comporta un rapido aumento della glicemia e, come conseguenza, una elevata secrezione di insulina da parte del pancreas.

Molti di questi prodotti apportano molti grassi saturi, spesso addirittura idrogenati, e un apporto proteico molto basso, ben lontano dalle percentuali ritenute necessarie.

bibite gassateIn molti casi, come ad esempio nelle bibite gassate, l’unico apporto nutritivo è costituito dallo zucchero contenuto all’ interno della bibita stessa.

Una lattina di bibita apporta 140 – 180 Chilocalorie, con indici glicemici che oscillano tra 60 e 70 o più, nonché quantità di zuccheri disponibili variabili tra 35 e 45 grammi in base ai dati pubblicati dall’American Society for Clinical Nutrition.

 

Solo qualche esempio:

Il Carico Glicemico prodotto da una lattina (330 grammi) di bibita oscillerà quindi tra 21 e 31,5 circa.

Solo per fare un paragone facilmente comprensibile sarebbe necessario consumare tra 53 e 80 grammi di pane bianco per ottenere lo stesso Carico Glicemico. Ed il pane non è certo un alimento con un Indice glicemico basso!!!!!!

Se poi volessimo ottenere lo stesso Carico Glicemico con le ciliegie, ne dovremmo consumare tra 815 e 1223 grammi!

Ma se pensate che il cibo spazzatura, cioè tutto quello che viene venduto nei Fast Food, ma anche le merendine, le bibite gassate, pizzette, patatine, creme al cioccolato spalmabili nonché biscotti ed altri dolcetti che fanno tanto famiglia etc, facciano solo ingrassare, vi sbagliate.

Il grasso è il male minore.

Come ci dice l’Avon Longitudinal Study of Parents and Children(1) , a cura dei ricercatori Dr Pauline Emmett e Dr Kate Northstone della Bristol University, studio che ha seguito la salute ed il benessere di lungo termine di circa 14.000 bambini nati all’inizio degli anni 90, l’ uso del cibo spazzatura ha come  esito, permanente, un :

Quoziente Intellettivo più basso, cioè una minor intelligenza

bambino grassoI bimbi sono stati divisi in 3 gruppi: quelli che mangiavano cibi pronti e trasformati ricchi di grassi e zuccheri, cioè il cibo spazzatura, quelli che seguivano una dieta a base di carne, verdure e patate e quelli che consumavano frutta, insalata, verdura e pesce.

A otto anni e mezzo alcuni test hanno poi valutato le capacità cognitive e intellettive dei bambini e, tenuto conto anche di altri fattori come livello di istruzione della madre, agiatezza socio-economica della famiglia e durata dell’allattamento al seno, i ricercatori hanno rilevato nei bambini che erano stati nutriti con frequente uso di cibo spazzatura, un quoziente di intelligenza inferiore di circa 5 punti rispetto alla media dei coetanei che si sono nutriti con frutta e verdura nonché pesce, le basi dell’alimentazione.

Spiega la dr.ssa Pauline Emmett, alla guida dello studio:

LO SVILUPPO DEL CERVELLO E’ MOLTO RAPIDO NEI PRIMI ANNI DI VITA

La stessa ha parlato di effetti “cronici” e “irreversibili”.

I bambini che mangiano troppi cibi zuccherati o confezionati – ha precisato – non hanno abbastanza vitamine: il loro cervello non può formarsi come dovrebbe. Una sana alimentazione nei primi anni di vita è essenziale perché è il periodo in cui il cervello cresce più rapidamente

I bimbi più piccoli dovrebbero quindi mangiare sempre alimenti leggeri e sani, che favoriscano la crescita del corpo e della mente. Ma anche negli anni successivi a quelli della prima infanzia, è bene limitare il consumo di cibo-spazzatura, che è insalubre per definizione.

Se poi lo si abolisse o lo si facesse mangiare solo a chi lo produce o lo vende, sarebbe anche meglio.

Quindi, se volete dei figli meno intelligenti del normale, sapete quale è la strada da seguire.

Il Disturbo d' Alimentazione incontrollata o Binge. Cosa è davvero ?Bibliografia:

1) Wiles N.J.,Northstone K.,Emmett P.,Glyn L.(2009)“Junk food” diet and childhood behavioural problems: Results from the ALSPAC cohort Eur J Clin Nutr.Apr; 63(4): 491–498.

 

per approfondire: Gli alimenti possono influenzare alcuni disturbi psicologici?

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